“A nostro parere non si tratta di un pieno recepimento della normativa nazionale, a differenza di quanto sostenuto dalla maggioranza. Vanno assolutamente ascoltati i sindacati e gli ordini delle varie categorie, dai medici agli infermieri, dai pediatra di libera scelta ai farmacisti. Le audizioni non sono obbligatorie, non trattandosi di un provvedimento legislativo, ma a discrezione possono essere fatte. Purtroppo la maggioranza ha rigettato la nostra proposta che avrebbe garantito il confronto e il dovuto approfondimento”. A dirlo le Consigliere regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon e Francesca Zottis assieme a Erika Baldin del Movimento 5 Stelle in merito al provvedimento esaminato dalla commissione Sociosanitaria relativo a “Programmazione dell’assetto organizzativo ed operativo della rete assistenziale territoriale in attuazione a quanto previsto ex Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e D.M. 23/05/2022, n. 77″. “In Veneto abbiamo 26 distretti – aggiungono le Consigliere – di cui alcuni raccolgono 300 mila utenti mentre dovrebbero essere circa 100 mila. Nella proposta mancano le figure di rappresentanza e di coordinamento dei medici di medicina generale e si lascia ai direttori e al manager uno spazio ampio. Non viene affrontato il tema del personale di studio e di come avverrà l’inserimento del personale infermieristico nelle attuali organizzazioni. Per non parlare della prevista distribuzione di farmaci nelle Case di Comunità e dell’importante ruolo delle farmacie, attuale e potenziale”. “Tutti nodi irrisolti – concludono Bigon, Zottis e Baldin – che andavano affrontati in audizione”.
CAFETV24
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