RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO :
in questo ultimo mese mi sono occupato ancora della tutela dell’acqua potabile, sotto attacco per un progetto che la Regione Veneto ha autorizzato l’ultimo dell’anno. Si tratta dell’ampliamento di scavo in profondità fino a 60 metri dentro la falda acquifera, di Cava Morganella, un progetto che viola la legge sulle cave e che ha avuto il sostegno di tutta la maggioranza in Consiglio regionale targata Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che ha votato contro una nostra mozione che ne chiedeva lo stop.
Ci siamo poi occupati dei 2000 morti in più, rispetto al resto d’Italia, registrati in Veneto nella seconda ondata della pandemia da Covid 19, un dato anomalo che mostra come la regia della Giunta Zaia sulla gestione della Pandemia ha avuto gravi responsabilità che come minoranza vogliamo portare alla luce con una commissione speciale di inchiesta.
Purtroppo ho dovuto affrontare l’ennesimo gravissimo attacco al nostro ambiente, ovvero la decisione dell’assessore per la tutela dell’ambiente della regione Veneto di realizzare le casse di espansione sul fiume Piave proprio nell’Area Rete Natura 2000 dell’Unione Europea a Ciano del Montello, escludendo altri siti dove il progetto sarebbe meno distruttivo. Bisogna fare il possibile per scongiurare questo scempio ambientale.
In Veste di presidente della Commissione Consigliare Legalità mi sto occupando delle ecomafie in Veneto e sto organizzando una serie di audizioni per le prossime settimane con i vari soggetti e autorità che seguono questa piaga – proprio ieri ho avuto la conferma della presenza del Responsabile del Nord Italia dei NOE Nucleo Operativi Ecologici dei Carabinieri in una delle prossime sedute.
ANDREA ZANONI CONSIGLIERE REGIONALE DEL VENETO