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PADOVA/ROMA : ROBERTO CAON (FI) NUOVO MEMBRO DELLA COMMISSIONE BICAMERALE PER LE QUESTIONI REGIONALI; «MI BATTERÒ PER FEDERALISMO E AUTONOMIE»

 Roberto Caon, deputato di Forza Italia, è il nuovo membro della Commissione bicamerale per le questioni regionali. «Ringrazio il ministro Mariastella Gelmini e il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, per la fiducia accordatami — dichiara Caon —. Da sempre, l’obiettivo di un federalismo vero, autentico, è al centro del mio impegno politico: questo incarico mi darà l’occasione di portare avanti quella che è una storica battaglia della mia terra, il Veneto, su questo tema purtroppo da sempre inascoltata».

«L’emergenza sanitaria che ha segnato l’ultimo, turbolento, anno — prosegue Caon — rischia di porre in secondo piano temi su cui si gioca il futuro del nostro Paese. Tra questi c’è anche quello di una riforma istituzionale che appare sempre più necessaria. L’attuale formula prevede che alcune competenze, anche di una certa importanza, siano di materia esclusiva regionale. Ma allo stesso tempo, però, non c’è nessuno strumento di autonomia fiscale né alcuna parvenza di responsabilità finanziaria: una formula che non accontenta più nessuno.

Anche per questo bisogna fare i conti con una “fronda centralista” che, non solo in Parlamento, preme per il ritorno a uno Stato onnipotente e onnipervasivo. Non è questa la mia cultura politica. Io sono convinto che le diversità vadano valorizzate, che ogni territorio sia chiamato a esprimere le sue peculiarità e che possa essere autonomo nella gestione delle risorse. Federalismo oggi significa anche dare una risposta al problema di una spesa pubblica di difficile controllo, responsabilizzando gli enti locali, e non, come pensano i critici, moltiplicare i centri di spreco. Sono convinto che questa sensibilità sia ampiamente condivisa dall’attuale governo».

«Sono passati tre anni e mezzo da quando il Veneto ha votato il referendum sull’autonomia: in molti se ne sono dimenticati, ma i veneti, incluso il sottoscritto, no di sicuro. Credo che sarà proprio questo esecutivo a dare una prima risposta al Veneto, ma anche alle altre regioni, che hanno espresso la medesima aspirazione. Un’aspirazione legittima e prevista dalla nostra Costituzione, clamorosamente inattuata per quanto riguarda questo aspetto».

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