Sono ancora senza esito le ricerche del 40enne di Mozzecane (VR) non rientrato ieri da un giro ad anello sul Corno d’Aquilio, sui Monti Lessini. Le ultime squadre stanno scendendo con i mezzi – il Centro mobile di coordinamento resterà in zona Tommasi – mentre imperversa il maltempo, che ha impedito di ultimare i controlli in alcune aree. Alle 6.30 questa mattina la base operativa ha iniziato ad accogliere i soccorritori arrivati a dare il cambio nelle ricerche, 45 solo tra Soccorso alpino e speleologico Veneto e Trentino, oltre a quello della Guardia di finanza di Tione, ai Vigili del fuoco con unità cinofile e droni e alla Protezione civile, che ha controllato strade basse, malghe e ricoveri. Le prime squadre si sono portate subito sulla cima del Corno d’Aquilio, dove nella notte i cani molecolari avevano portato i propri conduttori, e da sotto la croce di vetta hanno allestito le calate di una settantina di metri lungo tre canali, per poi scendere sui prati sottostanti, superare salti di roccia, arrivare al limite del bosco e da lì proseguire a piedi fino al campo base posto in località Tommasi, e nel pomeriggio gentilmente ospitato in una Baita a Fosse. Le altre squadre sono state distribuite in 11 aree considerate primarie, a monte e a valle del sentiero 234 dei Contrabbandieri. Oggi è arrivata la segnalazione di una escursionista, che ha incontrato il 40enne sulla Cima attorno alle 8.30, poco prima dell’ultimo accesso dell’uomo su Whatsapp, confermando la sua intenzione di raggiungere il sentiero dei Contrabbandieri. Domattina le ricerche riprenderanno dalle tracce che dal filo di cresta portano verso il 234. Verranno inoltre proseguite le perlustrazioni sulle aree ancora non concluse a causa della scarsa visibilità e del peggioramento della perturbazione. Un sentito ringraziamento alla Protezione civile che ha altresì garantito un pasto caldo ai soccorritori.