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ESTE (PD) : Interventi alla Botte delle Tre Canne di Vighizzolo. Genio Civile e Consorzio di Bonifica rassicurano: “Le opere sono progettate contro le piene del fiume”

I sindaci del territorio avevano manifestato preoccupazioni riguardo al fatto che, in caso di forti precipitazioni, la chiusura di una delle canne necessaria per la manutenzione dell’opera potesse causare esondazioni nell’area. Presentato il progetto del by-pass sotto il canale Santa Caterina, collegato al bacino scolmatore, che porterà a un incremento della capacità del nodo idraulico di ulteriori 40 m³/s. Il  Genio Civile di Padova ha ospitato un’importante riunione presso la sua sede di Este, coinvolgendo attivamente il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo e i sindaci dei comuni di Urbana, Merlara, Masi, Borgo Veneto, Piacenza d’Adige e Santa Caterina d’Adige. A presiedere l’incontro sono stati il Presidente del Consorzio, Michele Zanato, e il Direttore del Genio Civile di Padova, ing. Sarah Costantini, che hanno ringraziato l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin per il prezioso supporto nell’organizzazione dell’appuntamento. L’incontro ha rappresentato un’importante opportunità per discutere le preoccupazioni sollevate dai sindaci riguardo agli interventi in corso sulla storica Botte delle Tre Canne, nel comune di Vighizzolo d’Este, un capolavoro di ingegneria idraulica realizzato nel XVI secolo dalla Serenissima Repubblica. Questo impianto, progettato per consentire il passaggio delle acque del fiume Fratta Gorzone sotto l’alveo del torrente Santa Caterina e raggiungere il mare, è al centro di un dibattito che tocca questioni cruciali per la sicurezza del territorio.

Le preoccupazioni espresse dai sindaci sono comprensibili, in particolare riguardo all’interdizione temporanea di una delle canne, quella sulla destra idrografica, attualmente in fase di manutenzione. Questa situazione ha suscitato timori di rischio idraulico in caso di forti precipitazioni, soprattutto considerando i danni significativi che la zona ha subito la scorsa primavera a causa di intensi eventi piovosi. Gli ingegneri del Genio Civile hanno illustrato dettagliatamente i lavori di consolidamento necessari per garantire la sicurezza idraulica della Botte, con un investimento complessivo di circa 2,4 milioni di euro, di cui 1 milione destinato ai consolidamenti e 1,4 milioni, non ancora destinati, al restauro della canna centrale, anch’essa erosa dalle acque. I presenti sono stati rassicurati sul fatto che gli interventi comprenderanno la realizzazione di “ture”, ossia barriere temporanee in grado di gestire il flusso d’acqua, progettate per contenere una portata intermedia di 40 m³/s, come dimostrato dalla modellazione allegata alla progettazione, e per consentire la riattivazione temporanea della canna in manutenzione nel caso di piene, assicurando così che la capacità idraulica totale della Botte delle Tre Canne rimanga a 90 m³/s. Questo approccio garantisce che la naturale capacità di deflusso delle acque non venga compromessa, anzi il confronto di ieri ha permesso di delineare un progetto volto a migliorarne ulteriormente la portata.

Infatti, oggi i 90 m³/s rappresentano un significativo “collo di bottiglia” in risposta alle sempre più frequenti e violente alluvioni che colpiscono il territorio in seguito al cambiamento climatico. Questo valore segna l’inizio dell’accumulo di acque a monte della Botte e comporta l’inevitabile conseguenza di una riduzione delle acque immesse nell’alveo dalle idrovore e non di rado il completo spegnimento degli impianti. Per affrontare questa problematica, è in fase di sviluppo un ambizioso progetto di potenziamento della Botte delle Tre Canne, che include la realizzazione di un nuovo bacino di laminazione, denominato Anconetta. Nel primo stralcio del progetto, attualmente in fase di assegnazione, è prevista la costruzione di un by-pass sotto il canale Santa Caterina, con cinque tubazioni di 2,5 metri di diametro, che porterà a un incremento della capacità del nodo idraulico di ulteriori 40 m³/s. Questa nuova infrastruttura sarà interconnessa al bacino Anconetta attraverso uno scolmatore dedicato, in grado di gestire oltre 3 milioni di metri cubi, contribuendo in modo significativo alla mitigazione delle piene nel sistema Fratta-Gorzone e rendendo il territorio più resilienti agli eventi climatici avversi. “Per secoli la Botte delle Tre Canne ha svolto il suo ruolo in maniera egregia – ha commentato il presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo, Michele Zanato – un’opera d’ingegneria idraulica straordinaria per longevità e funzionalità. L’ultimo intervento documentato risale al 2009 e ha riguardato la prima canna, quella in sinistra idraulica. Non ci sono tracce delle opere realizzate in epoche precedenti, il che suggerisce che il sistema potrebbe trovarsi ancora nello stato in cui lo hanno realizzato gli ingegneri veneziani. Oggi, tuttavia, il cambiamento climatico ci impone di rivedere il suo ruolo sul territorio, poiché il potenziamento della sua capacità è diventato un’assoluta priorità nell’agenda politica e amministrativa locale. Gli interventi presentati oggi dal Genio Civile rappresentano una risposta concreta alle sfide che ci troviamo ad affrontare, e giungono in un momento cruciale, anche come risposta alla grave situazione che abbiamo vissuto la scorsa primavera. Il mio plauso, dunque, va al Direttore, ing. Sarah Costantini, per il lavoro svolto in questi mesi e alla Direzione Difesa del Suolo e all’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, per l’attenzione dedicata alla fragilità del nostro territorio e alla disponibilità di porvi rimedio con pragmatismo ed efficacia”.

 

 

 

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