FRIULI VG

GIORNO DEL RICORDO, DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI UDINE

Questa mattina al Parco Martiri delle Foibe a Udine si è tenuto il momento commemorativo dedicato al Giorno del Ricordo.

Per il Comune di Udine erano presenti il Sindaco Alberto Felice De Toni e l’assessore alla Cultura Federico Pirone.

Dopo i saluti iniziali della presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Bruna Zuccolin ha preso la parola il Sindaco Alberto Felice De Toni: “Oggi, con la deposizione di una corona al Parco Martiri delle Foibe, la città di Udine rinnova il proprio impegno nel custodire la memoria di eventi che hanno causato una ferita profonda lunga ottant’anni nel cuore d’Europa. Una storia che affonda le sue radici nella deriva totalitaria che ha attraversato queste terre lasciando strascichi ancora presenti.

Udine è stata parte di questa storia: nella nostra città furono allestiti diversi campi profughi per accogliere le migliaia di esuli. Ricordo un episodio personale che mi ha segnato profondamente. Nei primi anni 70, mentre mi trovavo in campeggio in Istria con la mia famiglia, incontrai una signora di circa quarant’anni. Quando seppe che ero italiano, mi chiese con amarezza: “Perché ci avete abbandonato?” Quelle parole mi colpirono, ma all’epoca ignoravo le vicende che avevano portato a quella dolorosa separazione.

Soltanto diciannove anni fa è stata istituita questa giornata, affinché la storia non venga dimenticata. Eppure, la realtà ci insegna che, nelle tragedie, a pagare il prezzo più alto sono sempre le popolazioni civili, inermi di fronte agli eventi.

Essere qui oggi è un atto di responsabilità. Dobbiamo perseguire la pace attraverso il dialogo, la negoziazione e la riconciliazione costanti, rafforzando la nostra comune casa europea. Perché quando questi valori vengono meno, ciò che rimane sono le tragedie di cui, purtroppo, siamo ancora testimoni nel mondo”.

In chiusura della cerimonia, oltre alla deposizione della Corona d’alloro, è stata data lettura della Preghiera dell’Infoibato e di una poesia di Biagio Mar

Related Articles

Back to top button