‘Noufcent’, omaggio a Eugenio Allegri in marilenghe
Lo spettacolo, con musiche dal vivo di Paolo Forte, vede in scena Michele Zamparini
TAVAGNACCO – Indimenticabile, quel ‘Novecento’, scritto da Alessandro Baricco, messo in scena da Gabriele Vacis e che aveva come protagonista uno dei più carismatici attori che il teatro italiano a cavallo del secolo abbia prodotto: Eugenio Allegri, che proprio con ‘Novecento’ ricevette negli anni ’90 del secolo scorso la sua definitiva consacrazione.
Tra i moltissimi spettatori folgorati da quella storia e da quell’allestimento, i friulani Michele Zamparini e Gianluca e Alessandro Valoppi, di quest’ultimo l’idea di tradurre il testo in una lingua a noi più familiare, il friulano.
Sabato 15 febbraio, alle 20.30, andrà in scena “Noufcent” al Teatro immersivo di Feletto Umberto, nel Comune di Tavagnacco, intitolato a Paolo Maurensig (via Mazzini).
Sul palco Michele Zamparini accompagnato dalle musiche originali suonate dal vivo dal fisarmonicista Paolo Forte, con le luci di Stefano Bragagnolo e l’audio di Carlo Gris viene presentato quale sesto appuntamento della stagione del Teatri Stabil Furlan ‘Il vin di cjase nol incjoche’.
Lo spettacolo
Con la forza evocativa della parola e la poesia della musica, Michele Zamparini e Paolo Forte narrano l’incredibile storia del leggendario pianista sull’oceano, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, nato e vissuto su una nave, senza mai, ma proprio mai, scendere da lì, riuscendo al contempo a far conoscere il suo talento in tutto il mondo. Un racconto che ha dell’incredibile, visionario, ironico, genuino, vero, profondo. Sullo sfondo, ma in realtà quasi in primo piano, un’altra storia: quella dei migranti di inizio ‘900 che andavano all’estero a cercare fortuna. Un fenomeno che ha riguardato in larga scala l’Italia, così come il Friuli, a tal punto da diventare parte integrante della storia della nostra comunità. Michele Zamparini, Gianluca Valoppi e Giuliano Iacuz che insieme hanno curato la regia, sostengono che ‘La scelta della lingua friulana rende in questo senso il racconto più familiare e intimo, lo avvicina alle nostre radici che contemporaneamente vengono trasportate in un contesto insolito e inaspettato.’
‘Eugenio Allegri è stato grande amico del Friuli’, ricorda il direttore del Teatri Stabil Furlan Massimo Somaglino, ‘ha insegnato a lungo alla Accademia Nico Pepe, quale assoluto protagonista delle tecniche della maschera di Commedia dell’Arte, inoltre ha fatto nascere e guidato una delle esperienze più interessanti degli anni ’90 – 2000 in Friuli, quella della compagnia dell’’Academia degli Sventati’, che ha realizzato in quegli anni un interessantissimo connubio fra le maschere e la storia del Friuli. Siamo molto grati a Michele e Paolo, che attraverso la riproposizione in friulano di questa storia, intendono anche portare un omaggio e un ricordo ad un artista scomparso troppo presto e che oggi ci manca molto.’
TEATRI STABIL FURLAN
Fondato nel 2019 su iniziativa del Comune di Udine, il Teatri Stabil Furlan è un’Associazione Culturale riconosciuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha come soci fondatori il Comune di Udine, l’ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Società Filologica Friulana, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, e come scopo statutario l’attività di produzione e circuitazione di spettacoli teatrali professionali che valorizzino la lingua e la cultura friulane utilizzando la lingua friulana o di altre minoranze linguistiche e che abbiano caratteristiche di professionalità in tutte le loro componenti artistiche, tecniche ed organizzative.