FRIULI VG

Turismo delle Radici, Confcooperative Alpe Adria presenta il progetto Italea  

In programma giovedì 23 gennaio, alle 10, un webinar organizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale

Nel corso di un webinar in programma giovedì 23 gennaio, alle ore 10, Confcooperative Alpe Adria, insieme ad Anci Fvg e al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, presenteranno Italea: il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal MAECI all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti, offrendo loro l’opportunità di tornare nei territori d’origine grazie a un’offerta turistica a loro dedicata. Italea è dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri antenati, sia a chi le deve ancora identificare.

IL WEBINAR – A illustrare tutte le caratteristiche del progetto PNRR, saranno il Consigliere d’Ambasciata Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Italea per il Ministero degli Affari Esteri; Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale di Italea per il Ministero degli Affari Esteri e la coordinatrice regionale Friuli Venezia Giulia del progetto, Cristina Lambiase.

CONFCOOPERATIVE ALPE ADRIA – «Per noi è un’opportunità in cui vogliamo coinvolgere le nostre cooperative e stimolarle a proporre percorsi interessanti per questi turisti “di ritorno” – dice la presidente di Confcooperative Alpe Adria, Serena Mizzan -. Sottolineo che, in ambito culturale e turistico, abbiamo 48 cooperative impegnate nei territori di Udine, Gorizia, Trieste con ricavi per oltre 18 milioni di euro e più di 400 addetti». Un settore che dopo i difficili anni della pandemia ha mostrato segni di forte vitalità: le presenze negli alberghi diffusi aderenti a Confcooperative in Friuli Venezia Giulia sono infatti passate dalle 71.013 del 2019 alle 92.935 del 2023, con una crescita del 31%. In una prospettiva ancora di più lungo periodo, la crescita nel settennato 2016-2023 è stata del 63%.

MAECI – «Il turismo delle radici mira a valorizzare i luoghi non toccati dal turismo mainstream, ma le aree interne e in particolare i piccoli Comuni, caratterizzate da bassi tassi di crescita e spopolamento, da cui deriva il 95% della nostra emigrazione – afferma De Vita -. Stiamo incentivando un turismo sostenibile, risposta necessaria alle intolleranze e ai problemi che i flussi turistici stanno creando nelle città mete tradizionali».

ITALEA – Il progetto Italea fornisce un insieme di servizi turistici – itinerari, laboratori, vantaggi, sconti – per agevolare il viaggio in Italia, grazie al lavoro di una fitta rete di professionisti che in ogni regione d’Italia avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito dedicato al progetto italea.com, che offre supporto in ogni passo del percorso di riscoperta: dalle ricerche storico-familiari all’organizzazione dell’esperienza personalizzata in Italia. Il programma propone, inoltre, una serie di laboratori delle radici, attività che consentono di approfondire la conoscenza della cultura d’origine, quindi legate agli antichi mestieri, alla cucina tradizionale, alla musica e alla danza popolare, ai dialetti.

ITALEA CARD – Grazie al programma di fidelizzazione Italea Card, si potranno ottenere sconti, agevolazioni e servizi di ogni tipo da parte delle aziende che vi aderiscono. Queste possono essere strutture ricettive, ristoranti, cantine, negozi di artigianato, aziende di trasporto, noleggio auto e tante altre attività che consentono al viaggiatore delle radici di vivere un’esperienza indimenticabile. Un’ottima occasione non solo per i viaggiatori delle radici, ma anche per la rete costituita dai diversi partner (cooperative comprese) per far parte di un progetto strategico di accoglienza in Italia.

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