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CITTADELLA (PD) : ECCO LE NUOVE DATE DI CITTADELLA JAZZ . SI INIZIA GIOVEDI 14 SETTEMBRE

A Cittadella (PD) si riaccendono i riflettori del festival Cittadella Jazz: dopo il prologo di agosto, arriva le parte principale del festival, tre serate consecutive a partire dal 14 settembre con MEDIA PARTNER  RADIO CAFE’ .

Concerti di giovedì 14 settembre

Concerto itinerante per il centro di Cittadella dalle ore 18:30

(ultima tappa piazza Pierobon ore 20)

SAURO’S BAND

Sergio Gonzo, Fabio Bau, Fiorenzo Martini (tromba), Mauro Carollo, Luca Moresco (trombone),

Edoardo Brunello, Mauro Ziroldi, Antonio Gallucci, Carlo Salin (sax),

Giovanni Zordan (basso elettrico), Giulio Faedo (batteria)

 

Jazz Arena in Campo della Marta, ore 20:30

MAD FELLAZ

Paolo Busatto, Ruggero Burigo (chitarra), Rudy Zilio (sax, flauto, synth, voce), Carlo Passuello (basso el.),

Enrico Brunelli (tastiere), Andrea Cecchetto (batteria), Filippo Zonta (percussioni), Luca Brighi (voce)

Jazz Arena in Campo della Marta, ore 22

Mauro Ottolini & Orchestra Ottovolante

“Il mangiadischi”

Mauro Ottolini (voce, trombone), Vanessa Tagliabue Yorke (voce),

Andrea Lagi, Paolo Malacarne (tromba), Lino Bragantini, Matteo Del Miglio (trombone),

Michele Polga, Emiliano Vernizzi, Corrado Terzi (sax), Oscar Marchioni (pianoforte),

Giulio Corini (contrabbasso), Paolo Mappa (batteria), Valerio Galla (percussioni)

In caso di maltempo i concerti si terranno al Palahockey di Cittadella

Giovedì 14 settembre sono in programma tre spettacoli tutti a ingresso gratuito. Protagonista del cartellone della giornata (alla Jazz Arena in Campo della Marta, ore 22) sarà l’Orchestra Ottovolante del trombonista Mauro Ottolini, in questa occasione anche in veste di cantante nel riportare alla luce l’esuberante swing orchestrale italiano degli anni Cinquanta. Con Ottolini si esibiranno Vanessa Tagliabue Yorke (voce), Andrea Lagi e Paolo Malacarne (trombe), Lino Bragantini e Matteo Del Miglio (tromboni), Michele Polga, Emiliano Vernizzi e Corrado Terzi (sax), Oscar Marchioni (pianoforte), Giulio Corini (contrabbasso), Paolo Mappa (batteria) e Valerio Galla (percussioni). Un cast capace di esprimere tutto il brio e la policromia di un repertorio tra jazz ed esotismi.

Sempre alla Jazz Arena in Campo della Marta, la serata sarà inaugurata (alle ore 20:30) dalla fusion al profumo di progressive rock dei Mad Fellaz.

Alla Sauro’s Band è invece affidata l’animazione diurna: la loro sarà un’esibizione itinerante per il centro di Cittadella con partenza alle ore 18:30 e ultima tappa in piazza Pierobon alle ore 20.

Cittadella Jazz, con la direzione artistica di Valerio Galla e Andrea Bertollo, è organizzato da Pro Cittadella, con il contributo del comune di Cittadella.

“Il mangiadischi” è il programma musicale creato da Mauro Ottolini per festeggiare i venti anni di attività della sua Orchestra Ottovolante: una formazione tornata alla ribalta anche grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo (nel 2019 ha accompagnato Raphael Gualazzi) e alla finale di X Factor nel 2021 (dove ha accompagnato il cantante Mika).

Un omaggio al grande swing italiano. Ideata da Mauro Ottolini, uno dei più noti trombonisti del jazz nazionale, che in questo caso si presenta anche in veste di cantante, l’Orchestra Ottovolante prende il nome dalla prima trasmissione televisiva di Garinei e Giovannini per dare vita a un omaggio alla musica italiana del dopoguerra in chiave jazz, swing, mambo, cha cha cha. Ottovolante si ispira infatti alle orchestre dei primi varietà televisivi, che fecero diventare noti al grande pubblico musicisti, direttori d’orchestra e autori come Gorni Kramer, Pippo Barzizza, Armando Trovajoli, Ennio Morricone, Domenico Modugno, oltre che presentatori e cabarettisti del calibro di Corrado, Macario, Raimondo Vianello, e cantanti come Mina, Lucio Battisti, Adriano Celentano, Renzo Arbore. Il repertorio dell’orchestra comprende brani di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Domenico Modugno, Gorni Kramer, Celentano, Trio Lescano, Natalino Otto e altri: musica italiana che si è fatta apprezzare in tutto il mondo, talvolta anche nelle interpretazioni di jazzisti come Chet Baker, Louis Armstrong e Stan Getz.

Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, il trombonista Mauro Ottolini è uno dei musicisti più importanti del nuovo jazz italiano. Dopo aver suonato per dodici anni nell’Orchestra dell’Arena di Verona, la lascia per inseguire il suo vero amore, il jazz.

Oltre al trombone, approfondisce il linguaggio di tutti gli ottoni (sousaphone, tromba, flicorno, tromba bassa, eufonio) e si impone velocemente come leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito le collaborazioni con Enrico Rava, Kenny Wheeler, Dave Douglas, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Stefano Bollani, Jan Garbarek, Franco D’Andrea, Carla Blay, Fabrizio Bosso, Frank Lacy, Steve Swallow, Tony Scott, Han Bennink, Maria Schneider…

Da anni Ottolini esprime il proprio talento eclettico come compositore e arrangiatore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde. Si è ritagliato un posto al fianco dei big della black music e del pop internazionale (Grace Jones, Gino Vannelli, Amii Stewart). Soprattutto, è diventato un riferimento per i principali protagonisti della canzone italiana: Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Patty Pravo, Rossana Casale, Alberto Fortis, Riccardo Fogli, Gino Paoli, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, Subsonica, Daniele Silvestri, Raphael Gualazzi, Morgan, Gaetano Curreri, Renzo Rubino, Malika Ayane, Simona Molinari, Karima, Petra Magoni, Francesco Baccini, Roy Paci, Motta, Brunori Sas, Fedez, Francesca Michielin, Davide Van De Sfroos, Mika, Marco Mengoni e molti altri.

Ma Ottolini è soprattutto il leader di alcune delle più sorprendenti formazioni della musica creativa italiana, come i Licaones (con Francesco Bearzatti), l’Orchestra Ottovolante e i Sousaphonix, il gruppo che più ha contribuito alla sua fama: con questo ampio organico ha vinto il Top Jazz nel 2012 e ha sfornato una serie di dischi memorabili (The Sky Above Braddock, Bix Factor, Musica per una società senza pensieri, Seven Chances). Tra i più recenti programmi musicali di Ottolini, usciti anche su disco, hanno suscitato scalpore Sea Shell (progetto a tema ambientalista nel quale Ottolini suona esclusivamente le conchiglie) e Tenco: come ti vedono gli altri (un bestseller nel quale i Sousaphonix si esibiscono assieme a un’orchestra sinfonica e a un impressionante parterre di cantanti: Gino Paoli, Petra Magoni, Daniele Silvestri, Roy Paci, Alberto Fortis, Rossana Casale, Renzo Rubino, Karima, Bocephus King, Edda, Kento, Vanessa Tagliabue Yorke, Vincenzo Vasi e, nei live, anche Giuliano Sangiorgi). Di notevole successo è anche l’incontro con Fabrizio Bosso nel segno delle musiche dell’antica New Orleans.

I Mad Fellaz si sono formati nel 2011 a Bassano Del Grappa attorno a Paolo Busatto, chitarrista e principale compositore del gruppo. Inizialmente ispirata ai grandi artisti del progressive rock classico (King Crimson, Genesis, Gentle Giant, Yes…), la band ha saputo poi rinnovarsi con estrema versatilità e creatività. I Mad Fellaz si sono dimostrati stilisticamente poliedrici e costantemente alla ricerca di innovazione e originalità sia da un punto di vista stilistico che sonoro. In tempi recenti la band si è mossa sempre più verso la black music, proponendo un jazz rock dalla venature funk, afrobeat, blues e soul. Insomma, dal prog elettrico sono entrati nel regno del groove. La band è arrivata a contare otto componenti, le cui esperienze individuali messe assieme creano una costellazione di collaborazioni: con la Chick Corea Elektric Band, Dave Weckl, Peter Erskine, Zucchero…

I Mad Fellaz hanno all’attivo quattro album in studio, che dimostrano la loro continua evoluzione. Il più recente, Road to Planet Circus (2022), segna una svolta decisa verso la fusion e nuove sonorità che rendono labili i confini tra differenti stili musicali: una mossa che confonde sapientemente le categorie di Spotify…

La Sauro’s Band, creata dal trombonista Mauro Carollo, è un’orchestra di soli fiati il cui repertorio spazia dallo swing alla musica latino-americana, dal funk al blues al soul, dalle colonne sonore al pop, dalle melodie celebri a composizioni originali. Fortemente espressiva, dedita all’improvvisazione e specialista dei concerti in parata, la Sauro’s Band crea uno spettacolo istrionico e altamente coinvolgente direttamente a contatto col pubblico.

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