Un vero e proprio colpo di coda del virus è quello che si osserva in questi giorni leggendo i dati diffusi dal bollettino della regione Veneto, con una curva in controtendenza rispetto alle scorse settimane.
La curva dei contagi nella nostra regione, ad oggi, 8 marzo 2022, infatti registra 5263 nuovi positivi.
E se nei giorni scorsi la campagna vaccinale aveva registrato alcuni rallentamenti, ad oggi, invece, se ne può parlare in termini di ripartenza con 10 271 dosi somministrate nella giornata di ieri.
Il temuto “colpo di coda” a cui ci ha abituati il virus apre poi ad un’ulteriore emergenza con la disposizione di unità di crisi per gestire anche i casi di positività tra i profughi della guerra in Ucraina che proprio in queste settimane stanno giungendo anche entro i nostri confini attraverso i corridoi umanitari.
Sul tema la politica fa sentire la sua voce.
È proprio di questi giorni, infatti, l’intervento del deputato di Forza Italia, Roberto Caon che nella dichiarazione afferma:
«Piuttosto riconosciamo lo Sputnik o aboliamo il Green Pass per tutti. L’ideale resta una campagna vaccinale per tutte le persone in arrivo». (Roberto Caon – Forza Italia)
È poi sempre di questo weekend, una delle ultime manifestazioni indette da “Veneto no green pass” con l’appuntamento di protesta di sabato 5 marzo che ha visto la partecipazione di circa 300 persone che hanno sfilato da piazza Sartori verso Prato della Valle.
Tra i numerosi cartelli di denuncia a guidare la marcia, il leader no vax Cristiano Fazzini.
Di Eleonora Passarella