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SAN GIORGIO IN BOSCO – SORANZO (FDI) INTERROGA LA GIUNTA: “NECESSARIO APPROFONDIRE LE IMPLICAZIONI DERIVANTI DALL’AUTORIZZAZIONE DI UN NUOVO SITO IN QUESTO TERRITORIO”

Le preoccupazioni legate al progetto di un nuovo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale a San Giorgio in Bosco sbarcano in Regione, grazie ad una interrogazione a risposta scritta depositata nelle scorse ore dal Consigliere regionale padovano di ‘Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni’ Enoch Soranzo. Al centro dell’atto di sindacato ispettivo la necessità di rassicurazioni sul futuro della falda acquifera nell’Alta Padovana e nel Cittadellese, territorio quest’anno particolarmente colpito dalle problematiche legate alla siccità.

“A San Giorgio in Bosco è presente da decenni un sito di imbottigliamento di importanza nazionale, ove vengono prodotte acqua minerale e bevande analcoliche destinate ai mercati di tutto il mondo. La presenza di questa importante realtà industriale è stata spesso in passato motivo di forte preoccupazione per la popolazione residente sullo stato di salute della falda” spiega Soranzo, “recentemente una società milanese ha acquistato dalla proprietà attuale lo storico marchio locale: avrebbe poi successivamente concordato, sempre con la proprietà attuale, un contratto di somministrazione che la autorizzerebbe in futuro ad esercitare l’attività di imbottigliamento di acqua minerale proveniente dalla concessione mineraria ‘Vera’ ed un’opzione immobiliare per l’acquisto di alcuni terreni agricoli sui quali edificare un nuovo stabilimento. Di fatto un’operazione che amplierebbe notevolmente l’attuale sito: in futuro, a San Giorgio in Bosco, potrebbero operare due differenti realtà imprenditoriali in un unico grande polo di imbottigliamento di acqua minerale”.

“La vicenda è balzata all’onore delle cronache: a preoccupare la popolazione di San Giorgio in Bosco è, ancora una volta, lo stato di salute della falda e le implicazioni future di questo nuovo progetto” aggiunge Soranzo, “questa richiesta arriva, tra l’altro, nell’estate di quello che verrà sicuramente ricordato come l’anno della siccità da record: ingenti i danni in agricoltura e pesantissime le ripercussioni nella vita di tutti i giorni, e ad allarmare è non solo la carenza di acqua nei fiumi e nei canali dovuta alla scarsità delle precipitazioni registrata negli ultimi mesi, ma anche l’abbassamento dei livelli della falda in alcune aree della nostra regione”.

“L’Alta Padovana ed il Cittadellese sono tra le zone più colpite dalla siccità in Veneto, come emerso nei giorni scorsi anche dal tavolo convocato dalla Provincia di Padova sull’emergenza in atto. Preoccupa, inoltre, la tendenza registrata negli ultimi anni, che non lascia alcun dubbio sul fatto che episodi di forte siccità come quello a cui stiamo assistendo rientrino in un trend che si sta progressivamente consolidando anche a queste latitudini” afferma ancora il Consigliere regionale, che poi conclude “e se nel Cittadellese già da alcuni anni, quest’anno in particolare, sono state adottate limitazioni e turnazioni per l’accesso all’acqua da parte degli agricoltori e dei privati, a maggior ragione credo sia doveroso approfondire, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, le implicazioni derivanti dall’autorizzazione di un nuovo sito di imbottigliamento in questo territorio”.

Da qui, dunque, l’interrogazione a risposta scritta, con la quale Soranzo ha chiesto alla Giunta regionale “quali azioni verranno messe in campo, alla luce della possibile realizzazione di un nuovo stabilimento per l’imbottigliamento di acqua minerale in comune di San Giorgio in Bosco, per limitare l’impatto negativo dell’attività di emungimento dalla falda artesiana, anche alla luce dell’evolversi delle condizioni climatiche e delle mutate disponibilità di acqua registrate nel 2022 nell’Alta Padovana e nel cittadellese”.

 

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