“La Giunta regionale intende avviare urgentemente le azioni necessarie per assicurare l’erogazione, da parte dell’Azienda Ulss 3 Serenissima, del 100% delle impegnative di residenzialità, così da garantire all’utenza la totalità dei servizi previsti?”. La domanda viene dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, che hanno presentato un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi dem Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni. “Ci risulta che per l’anno in corso, l’Azienda Ulss 3 abbia rilasciato soltanto l’80% del numero massimo annuo di impegnative di residenzialità destinate agli utenti dei Centri Servizi per non autosufficienti del territorio di propria competenza. Ci risulta inoltre – proseguono i consiglieri – che la Direzione dei Servizi Socio Sanitari abbia convocato i responsabili dei Centri Servizi, comunicando loro che fino a fine anno sarà possibile accogliere nuovi ospiti solo nei casi in cui si verifichino decessi o dimissioni. Si tratta di una scelta che lede i diritti di potenziali utenti e priva le strutture accreditate della possibilità di ottenere ulteriori introiti, così come previsto dalla pianificazione”.
“Nell’interrogazione presentata si ricorda che con delibera n. 996 del 9 agosto 2022, la Giunta regionale ha previsto per il triennio 2022-2024 un incremento delle impegnative di residenzialità di 3.000 unità. Un terzo di queste, ovvero, 915 è assegnato all’Azienda Ulss 3: 610 impegnative entro il 2023, il resto entro il 2024. L’aggravarsi del ritardo sulla riforma delle Ipab sta palesando i suoi effetti negativi sull’intera organizzazione regionale ed è altrettanto urgente una riforma dei Centri Servizi per anziani: gli stanziamenti previsti per gli anni 2024 e 2025 sono insufficienti rispetto alle esigenze più volte espresse dai Centri Servizi per non autosufficienti. Ma, nonostante tutto, si continuano ad accreditare nuove strutture. In questo momento – osservano i consiglieri – è attivo il tavolo interistituzionale anziani per la revisione degli standard delle strutture e il nostro augurio è che si ascolti il territorio guardando alla garanzia di Servizi di qualità che permettano al personale una reale presa in carico della persona nella sua interezza che significa dare il giusto peso sia alla parte sanitaria che sociale sapendo che ogni individuo ha le sue peculiarità e non è una macchina”, concludono Zottis e Montanariello.