Venezia: Sabato alle 23 è arrivato alla stazione ferroviaria Santa Lucia di Venezia Marco Zennaro, l’imprenditore di 47 anni trattenuto in Sudan per oltre un anno. Era accusato di truffa per la fornitura da parte della sua ditta di una partita di trasformatori ritenuti difettosi. Veniva scarcerato il 14 giugno scorso, ma con il divieto di lasciare il Paese.
Ad attenderlo a Venezia c’erano i suoi amici di sempre nella vita e nello sport. Tanta la commozione e tanti gli abbracci appena sceso dal treno che da Roma l’ha riportato nella sua città.
Marco non ha mancato di ringraziare in primis la moglie Carlotta e i figli e poi tutti gli altri a partire dal Presidente di Unioncamere MarioPozza, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e quanti hanno permesso di pagare l’accordo economico con la controparte che ha sbloccato la situazione.
Stordito dai flash, evidentemente emozionato, ha ricordato quello che ha dovuto passare “un regime di carcere duro, non c’era acqua corrente, dormivamo in condizioni disumane” ha raccontato.
Ora a casa con la sua famiglia e “una esperienza – dice Zennaro – trasformata in energia”.
Alessandra Natali
