“Approvato oggi in Consiglio regionale del Veneto, il Piano Triennale 2024-2026, dedicato a promuovere l’inclusione sociale e a rimuovere le barriere alla comunicazione, con un focus particolare sul riconoscimento e la diffusione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile”. Con queste parole Enoch Soranzo, Vicepresidente del Consiglio regionale, che aggiunge: “Sono molto soddisfatto che la Giunta abbia accolto le indicazioni che avevo presentato nella mozione approvata dal Consiglio lo scorso luglio. L’adozione di questo Piano rappresenta un passo importante verso un Veneto più inclusivo, e consapevole delle difficoltà che molte persone devono quotidianamente affrontare”. “Tuttavia – sottolinea Soranzo – c’è ancora molto da fare, in particolare in ambito scolastico. La disabilità sensoriale non può essere trattata solo come un tema sanitario. È necessario un percorso di inclusione che parta dalle scuole, coinvolga la formazione e prosegua fino all’inserimento lavorativo. Per questo ritengo sia fondamentale migliorare le competenze relazionali e di comunicazione del personale docente e non docente per arricchire gli scambi comunicativi, e favorire così una maggiore interazione con gli alunni con disabilità sensoriali. Questo percorso non solo potrà agevolare l’apprendimento e l’accessibilità, ma favorirà un ambiente in cui ogni studente, inclusa la persona con disabilità, potrà sentirsi realmente parte della comunità scolastica. In questa direzione – commenta Soranzo – ho presentato oggi un ordine del giorno, approvato insieme al Piano Triennale, con il quale ho richiesto un ulteriore impegno alla Giunta regionale, sollecitando il coinvolgimento attivo di enti specializzati, come l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi del Veneto – ENS, nella programmazione e gestione degli interventi previsti dal Piano. Solo attraverso una collaborazione strutturata si potrà garantire una piena inclusione delle persone con disabilità sensoriali, e promuovere una vera cultura dell’accessibilità”, conclude Soranzo.
