VENEZIA : Erika Baldin “Crisi dei vaporetti, interrogo la Giunta regionale per conoscere come intenda favorire la formazione di nuovi comandanti di navigazione”
“La situazione drammatica del trasporto pubblico veneziano, acuita nelle ultime settimane, è al centro di una interrogazione alla Giunta veneta, attraverso la quale chiedo di conoscere in quali modi essa intenda promuovere l’ampliamento della formazione professionale del personale navigante in laguna”.Così Erika Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini.
«Non manca giorno -esplicita la consigliera- senza che i media riportino le cancellazioni delle tratte verso le isole, come la Giudecca, Murano o il Lido. Se ACTV asserisce che la causa dipenda dalla mancanza di personale, ebbene interrogo l’esecutivo guidato da Luca Zaia per sapere se incentiverà l’iscrizione dei potenziali comandanti ai corsi abilitativi esistenti, al fine di favorire il loro accesso alla professione. Le risorse da stanziare, in questo caso, farebbero capo al fondo per il trasporto pubblico locale che rientra nelle aree operative della Regione stessa”. «Chissà se a palazzo Balbi si sono accorti della fuga dei comandanti da ACTV -prosegue Baldin- e soprattutto se all’Assessore regionale Elisa de Berti sta bene che l’azienda limiti l’esercizio del diritto alla mobilità da parte della cittadinanza. A me no, e soprattutto le categorie fragili come le persone anziane o a ridotta capacità motoria hanno bisogno di risposte stringenti, celeri ed efficaci. Specie considerando che con la legge n.25 del 1998 la Regione ha disciplinato in maniera specifica i servizi di trasporto lagunare, in considerazione della sua peculiarità geografica”. “Durante l’estate – evidenzia la Capogruppo – ancor più che negli altri mesi dell’anno, anche numerose turiste e turisti sperimentano i disagi dei vaporetti in città, nelle isole e verso le spiagge, Alla condizione di insufficienza e impotenza, ricordo che bisogna aggiungere la chiusura sine die dei servizi igienici nei battelli a lunga percorrenza, motivata con il loro adeguamento alle norme ambientali. Sono trascorsi oltre tre anni da quel momento, eppure né l’azienda né gli enti che sovrintendono al contratto di servizio (come ad esempio la Città Metropolitana) hanno fatto qualcosa per restituire la normalità”. “Tra le funzioni fondamentali della Giunta regionale -osserva Erika Baldin– rientra anche la disciplina della Legge 8/2017, che assegna all’Esecutivo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, tanto più in ambiti dove essa è particolarmente specifica, settoriale e necessaria. Se risponde al vero che il 10% dei comandanti, stressati da orari e turni insostenibili, preferisce cambiare settore e rivolgersi alle imprese private, occorre invertire la rotta e formare nuovi operatori del trasporto pubblico, a vantaggio della sicurezza nella navigazione e delle opportunità per chi si muove via barca. Si tratta di un’emergenza complementare a quella che investe il settore automobilistico, come ad esempio a Chioggia, dove le corse e le linee sono state dimezzate senza che il Comune abbia ancora affidato ad altri attori il ripristino provvisorio di un servizio minimamente soddisfacente”.