VENEZIA : “Granchio Blu nelle acque polesane, chiesto lo stato di calamità anche per il 2024”
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“L’invasione del Granchio Blu ha alterato definitivamente lo stato della pesca e dell’acquacoltura veneta. Come Regione Veneto, pertanto, abbiamo chiesto al Governo lo stato di calamità naturale anche per il 2024. E permettiamo così alle imprese danneggiate, sia del Polesine che del resto del Veneto, di poter accedere ai contributi previsti dal Fondo di Solidarietà Nazionale dedicati al settore primario”. Sono le parole di Laura Cestari, consigliera regionale della Lega – Liga Veneta, da sempre in prima linea nella questione.
“Per dare idea della drammaticità della situazione, pensiamo che soltanto l’anno scorso sono state pescate 1894 tonnellate di questo crostaceo; un numero in aumento dall’anno scorso. Per il Rodigino, riguarda le Lagune e sacche del Delta del Po (nei comuni di Porto Tolle, Porto Viro e Rosolina), nonché le aree marittime antistanti la fascia costiera. La presenza del Granchio Blu, com’è noto, è stata una catastrofe per altre specie come le vongole veraci, anche per gli anni a venire, con ricadute immediate per almeno 1500 ditte del settore. Dal canto suo, – commenta Cestari – la Regione ha sostenuto fin dall’inizio i pescatori con due tipi di azioni: da un lato, il sostegno alle catture per colpire la proliferazione incontrollata della specie; e dall’altro le indagini e monitoraggi, tra cui avviato quest’anno in collaborazione con l’Arpav, Veneto Agricoltura, l’Università di Padova e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre a ringraziare l’assessore e gli uffici regionali competenti per il lavoro svolto, vorrei rassicurare i pescatori perché saremo sempre al loro fianco”.