VENEZIA : REGIONE VENETO, via libera all’Ordinamentale 2024 della Sesta commissione in materia di lavoro, cultura, turismo e edilizia scolastica.
Il Consiglio regionale del Veneto, dopo aver esaminato l’articolato e la relativa parte emendativa, ha approvato a maggioranza (35 favorevoli e 8 contrari) il Progetto di legge n. 274 “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di lavoro, cultura, turismo e edilizia scolastica”, già licenziato, sempre a maggioranza, dalla Sesta commissione in cui era incardinato. Il provvedimento è stato illustrato in Aula dal Relatore, il presidente della Sesta commissione, Francesca Scatto (Lega- LV), e dal Correlatore, la Capogruppo Dem Vanessa Camani.
Il Pdl 274 – come ha spiegato il Relatore Scatto – si inserisce nel solco della costante attività di monitoraggio e manutenzione dell’ordinamento regionale che la nostra Regione persegue da anni. Questo provvedimento, in continuità con l’indirizzo seguito nel corso degli ultimi anni, mira a introdurre norme finalizzate alla semplificazione, alla manutenzione e all’adeguamento dell’ordinamento regionale vigente nelle materie di competenza della Sesta commissione: lavoro, cultura, turismo e edilizia scolastica. Gli obiettivi generali del Progetto di legge sono di semplificazione amministrativa, intesa sia come riassetto normativo per garantire la certezza giuridica che come snellimento delle procedure, di manutenzione del quadro normativo, attraverso il coordinamento delle disposizioni vigenti, di adeguamento dell’ordinamento regionale alle mutate esigenze del territorio e ai cambiamenti della legislazione nazionale. “Il progetto di legge – ha in particolare chiarito il Relatore – non introduce nuove discipline organiche di settore, né disposizioni che comportino nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale. Si tratta di un intervento mirato, che opera attraverso modifiche puntuali alle leggi regionali esistenti, con l’obiettivo di renderne più efficace l’applicazione e più aderente alle finalità originariamente individuate dal legislatore”.
Il Correlatore Camani, nel suo intervento, ha espresso “giudizio profondamente negativo su questo Ordinamentale”, obiettando come “il provvedimento in esame, più che uno strumento al servizio dei cittadini e delle imprese, ai quali dovremmo e vorremmo semplificare la vita, è uno strumento che viene utilizzato male. Qual è la semplificazione amministrativa? Qual è il chiarimento normativo? Qual è l’adeguamento ordinamentale che si vuole perseguire? Dovrebbero essere posti obiettivi utili, ma c’è un margine di discrezionalità politica, dentro questo provvedimento, che segna un crinale pericoloso, nel quale questo Consiglio Regionale vuole provare a inserirsi”. L’analisi del Correlatore si è quindi soffermata, in particolare, sui temi del lavoro e dell’istruzione, rispetto ai quali “manca il ruolo di pianificazione e programmazione che dovrebbe essere esercitato dal Consiglio regionale, mentre si delega troppo all’Esecutivo”. Vanessa Camani ha inoltre sottolineato “le criticità legate al rapporto di sussidiarietà tra pubblico e privato in ordine alle politiche del lavoro, piegate troppo sulle logiche del Privato accreditato”.
Il Correlatore ha presentato un ordine del giorno, poi bocciato, per “impegnare la Giunta regionale ad adottare senza ulteriore ritardo la programmazione triennale per la formazione, l’istruzione, il lavoro e l’orientamento, come previsto dall’articolo 10 della L.R. n. 3/2009, da allora mai adottato; il Consiglio deve riprendere il proprio ruolo di programmazione”.In discussione generale, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Razzolini, è intervenuto per sostenere il provvedimento, mentre la consigliera Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) ha posto l’accento, con riferimento alla materia dei Veneti nel Mondo, sul fatto che “non vengono aiutati i nostri giovani che stanno emigrando o che vogliono rientrare in Veneto”.
L’assessore Caner è intervenuto per chiarire il motivo del ritiro degli articoli 6 e 7 del testo normativo, in quanto la “Giunta regionale ha pensato, dopo alcune riflessioni, di riaffrontarli con un DL specifico”.
L’assessore Corazzari ha specificato che “la questione dei giovani che emigrano è sicuramente attuale e interessa tutte le aree di competenza della Regione; pertanto, credo che debba essere trattata non nell’Ordinamentale ma in modo più organico”. Chiusa la discussione generale, alla ripresa pomeridiana, è stato dato spazio all’esame degli emendamenti depositati e dell’articolato.