VENEZIA : Sanità, riparto fondo nazionale,Veneto unica Regione a non lamentarsi per i tagli alla sanità pubblica.
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“È abbastanza grottesco che, di fronte al palese affanno della sanità pubblica, la Giunta regionale perda tempo a snocciolare le cifre e la definizione dei criteri di riparto per il 2024 del FSN, peraltro approvati ben tre mesi fa”. Il giudizio, affidato a una nota, è della capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani che interviene “Sui contenuti della conferenza stampa tenuta oggi dall’assessora regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin e dal sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli. È un po’ tutto surreale, a cominciare dal fatto che i 380 milioni in più ricevuti rispetto al 2023 coprono a malapena i rincari energetici e quelli legati all’inflazione. Lanzarin dice che quelle risorse aggiuntive sono servite per ‘aggredire’ i ritardi nelle liste d’attesa e per aumentare le retribuzioni per il personale. Ma in realtà, sul primo fronte non si è fatto nient’altro che incrementare il budget per la sanità privata accreditata, con risultati discutibili. E nel secondo appare quasi offensivo parlare di aumenti salariali adeguati”.
“È curioso – conclude Camani – che il Veneto sia l’unica Regione d’Italia che non si lamenta per l’insufficienza delle risorse destinate da questo Governo alla sanità. Viene da pensare che per la Lega, in Veneto, gli opportunismi di parte politica valgano molto di più dei bisogni di salute dei veneti”.