Grande successo per il debutto al cinema de IL POPOLO DELLE DONNE di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972) e per il tour che ha visto il regista, e in alcuni casi anche la protagonista, la dottoressa Marina Valcarenghi, incontrare il pubblico nelle sale per introdurre la visione di questo potente documentario sulla società contemporanea e la violenza di genere. Dopo le prime 15 date in altrettante città italiane, il viaggio di IL POPOLO DELLE DONNE prosegue grazie al sostengo di Fice Emilia Romagna, attraverso il progetto Riusciranno i nostri eroi, e grazie a Fice Nazionale, con l’iniziativa Al cinema con i protagonisti, proseguirà sino a Natale, toccando nuove mete. Concludono il 2023 le proiezioni presso le città di Modena, Massa Carrara, La Spezia, Rho (MI), Vicenza, Rovigo, Belluno, Treviso, Padova, Roma, Perugia, Faenza, San Donato Milanese (MI), Reggio Emilia e di nuovo Milano. Si riparte nel 2024 con Genova e tante altre città, con l’obiettivo di coinvolgere non soltanto il pubblico, ma anche enti, associazioni e istituzioni e soprattutto gli istituti scolastici.
Presentato nell’ambito della XX edizione delle Giornate degli Autori nella sezione Proiezioni Speciali / Incontri con gli autori, in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2023, IL POPOLO DELLE DONNE (60’, Italia, 2023) è prodotto da Dugong Films, in collaborazione con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana, e distribuito da Barz and Hippo. IL POPOLO DELLE DONNE evidenzia per la prima volta il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile, fenomeni che nel corso del film vengono descritti come direttamente proporzionali. Quanto più il mondo delle donne, ancora inevitabilmente insicuro, viene tuttavia alla ribalta, tanto più si acuisce la violenza insofferente di una parte del mondo maschile. Un fenomeno opposto a quanto generalmente si supponeva anche in ambito scientifico.
Protagonista del film documentario è la dottoressa Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista, con un passato nel giornalismo, nella politica durante gli anni Sessanta e Settanta, e con quarantacinque anni di lavoro clinico alle spalle. Da quest’ultima esperienza, ancora in corso, Valcarenghi ha potuto osservare come l’insicurezza femminile sopravviva, nonostante la progressiva conquista di autonomia economica e sociale, e comprenderne i motivi. Per prima ha introdotto la psicoanalisi in carcere, nei penitenziari di Opera e di Bollate, lavorando per dodici anni nei reparti di isolamento maschile con detenuti in gran parte condannati per reati di violenza sessuale. Sull’argomento, Marina Valcarenghi ha scritto due volumi: Ho paura di me – il comportamento sessuale violento (B. Mondadori 2009) e l’insicurezza (B. Mondadori 2005).