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PADOVA: PIZZICATI DALLA POLIZIA A RUBARE IN UNA VILLETTA ROM ARRESTATI .

Il Personale della Polizia di Stato della Questura di Padova (Squadra Mobile) ha tratto in arresto tre soggetti di cittadinanza croata, già gravemente indiziati in relazione a precedenti analoghi episodi ed in ultimo sorpresi a commettere un furto presso una villetta sita in via Monte Pasubio, ai danni di una 69enne pensionata. Si tratta di NIKOLINI Nico, 24enne, NIKOLIC Gabriela, 21enne e STOJANOVIC Jessica, 18enne. Già Il 27 gennaio  scorso  in località San Stino Di Livenza (VE) i poliziotti della Squadra Mobile avevano identificato un gruppo di soggetti di etnia Rom – tra i quali gli odierni arrestati – utilizzatori di due autovetture che risultavano segnalate da diversi Uffici di polizia veneti come in uso a soggetti dediti a furti in abitazione. Le  due donne  ancora di recente  sono state sorprese in possesso di alcuni monili in oro provento di furti in abitazione commessi nei centri di Pordenone, Oderzo (TV), Silea (TV)  e Mogliano Veneto (TV), nonché sospettate di furto con destrezza ai danni di un anziano (mediante c.d. tecnica dell’abbraccio . Nel corso delle loro indagini i poliziotti della Squadra Mobile hanno potuto individuare il NIKOLINI Nico quale complice delle due donne, sempre presente nelle medesime zone o comunque in zone immediatamente adiacenti a quelle ove venivano notate le predette, e che di fatto, alla guida della sua autovettura Mercedes, accompagnava le stesse in diverse località della provincia Padova, Treviso, Venezia, Pordenone e Ferrara.  I tre alloggiavano per lo più in diverse strutture ricettive (B&B o Hotel) della province interessate dai furti o, più spesso, in diversi parcheggi delle province di Padova e Venezia, rimanendo a dormire sul loro mezzo. I tre arrestati, costantemente monitorati nelle ultime settimane, oltre che spostarsi  di frequente nelle diverse province limitrofe (mostrando di non avere alcun radicamento o legame stabile sul territorio), si sono in un’occasione recati  anche all’estero (in Slovenia) rientrando in Italia nel giro di poche ore. Alla luce dell’episodio su riportato, e ricostruita la personalità pericolosa sulla base anche dei precedenti episodi ugualmente loro attribuibili (dimostrando così come gli stessi siano di fatto stabilmente dediti alla commissione di reati predatori), i tre sono stati tratti in arresto e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà adesso la ricorrenza dei presupposti per l’eventuale applicazione nei loro confronti di misure cautelari personali.

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