«La politica non può rimanere commissariata per sempre: l’elezione del nuovo Capo dello Stato è l’occasione per far tornare centrale il Parlamento. Mi auguro che prossimo inquilino, o inquilina, del Quirinale, sia qualcuno che abbia avuto la possibilità di confrontarsi con i cittadini, facendo campagna elettorale, mantenendo un legame con il territorio, conoscendo i problemi che le persone devono affrontare ogni giorno».
Lo afferma Roberto Caon, deputato di Forza Italia, a poche ore dalla prima votazione per il Presidente della Repubblica. «È la terza volta che affronto questo “rito”, uno dei momenti più importanti nella vita di un parlamentare. Lo si deve vivere con grande responsabilità. A differenza delle precedenti, questa volta la mia coalizione, il centrodestra, potrà farsi valere davvero nella scelta del nome. Forza Italia è stato il primo partito ad augurarsi l’arrivo di Mario Draghi a palazzo Chigi come soluzione di uno stallo che stava mettendo a rischio il nostro Paese in un momento delicatissimo, ma proprio per questo è importante che, con un governo in cui i ruoli chiave sono in mano ai tecnici, il Presidente sia espressione della politica. Con un tecnico al Quirinale, il rischio di un’ulteriore scollatura dal Paese reale è concreto. E proprio perché la politica, e con essa il Parlamento, deve dimostrare di essere forte, va accantonata anche la rielezione del Presidente uscente che, peraltro, ha manifestato chiaramente la sua indisponibilità. Sarebbe irrituale, soprattutto a distanza di pochi anni dall’eccezione già fatta per Giorgio Napolitano».