FRIULI VG

AUTOTRASPORTO: LETTERA AI PARLAMENTARI FVG «SOSTENETE L’EMENDAMENTO CHE PREVEDE CONTRIBUTO DEL 30% PER ABBATTERE COSTI CARBURANTE. STIAMO PER FERMARCI»

Gli autotrasportatori di Confartigianato Fvg, Confapi Fvg, Cna Fvg e Fai Fvg scrivono ai parlamentari regionali per inserire un emendamento nel decreto Energia che abbatta del 30% il costo industriale del gasolio sotto forma di credito d’imposta per il 2022. Dal 2019 ad oggi 1000 litri di gasolio costano 200 euro in più. Obiettivo: «Evitare l’uscita dal mercato di migliaia di imprese e bloccare il sistema del traffico su strada.

Autotrasportatori del Friuli Venezia Giulia uniti con le rispettive associazioni di categoria per chiedere ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia di sostenere l’emendamento al decreto legge Energia, in corso di conversione alle Camere, che prevede per il 2022 il riconoscimento di un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 30% del prezzo industriale del gasolio, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e dell’accisa.

Gli autotrasportatori di Confartigianato Fvg, Confapi Fvg, Cna Fvg e Fai Fvg hanno infatti sottoscritto e inviato una lettera ai deputati e senatori del Friuli Venezia Giulia nella quale illustrano l’emendamento pensato congiuntamente dal livello nazionale delle rispettive categorie, per «mitigare quantomeno questa drammatica situazione emergenziale», spiegano nella missiva,  ed «evitare l’espulsione dal mercato di migliaia di imprese e di bloccare il sistema del traffico nazionale su strada».

Il contributo proposto nell’emendamento consentirebbe di recuperare circa 24 centesimi sul prezzo industriale del gasolio (nella settimana del 21 febbraio 794,37 euro per 1000 litri), riportandolo ai livelli del 2019, quando 1000 litri di gasolio costavano 595,32 euro.

I benefici dell’emendamento sono pensati per le aziende a partire da massa complessiva a pieno carico di 35 quintali, con sede legale o stabile organizzazione in Italia ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi.

Ciascuna associazione regionale è a disposizione per ogni confronto, evidenziando che la gravissima situazione internazionale pone anche l’autotrasporto «in una situazione critica poiché, non potendo ottenere un’adeguata revisione dei prezzi, le imprese vettoriali si trovano nella condizione di fermare i propri veicoli, poiché l’unica alternativa sarebbe quella di continuare a viaggiare in perdita».

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button