Il coraggio di ricominciare dopo la malattia, il divertimento di una sfida sull’acqua e la voglia di mettersi alla prova condividendo lo stesso obiettivo. E’ l’anima di UGO – Unite Gareggiamo Ovunque, squadra di dragon boat formata da donne operate al seno in seguito a una diagnosi di cancro, rinate come gruppo sportivo, ma anche d’amicizia e aiuto. A loro è stato dedicato un ciclo di visite gratuite al Centro Medico di Linfologia e di Linfodrenaggio Manuale di Padova, polo clinico Hub di riferimento in Veneto per la diagnosi e la cura delle malattie a carico del sistema linfatico. Una delle possibili conseguenze della mastectomia è il linfedema, il cosiddetto braccio grosso, una malattia cronica che può mettere a dura prova, o addirittura compromettere, la qualità di vita di una persona operata al seno.
L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato fare prevenzione primaria contro il linfedema, dall’altro valutare lo stato di salute delle pazienti con linfedema conclamato per indirizzarle ad un allenamento su misura. Le atlete sono state visitate ieri pomeriggio, nella struttura di via Tiziano Aspetti a Padova, dal dottor Stefano Martella, chirurgo senologo, responsabile della Breast Unit del Policlinico di Abano Terme e dalla dottoressa Germana Marangon, titolare Centro Medico di Linfodrenaggio Manuale.
«Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a collaborare con l’associazione Ugo – dichiara la dottoressa Marangon -, mettendoci a disposizione come Centro Medico di Linfodrenaggio Manuale per una valutazione collegiale multidisciplinare, sia clinica che strumentale. Il fine è prevenire le possibili complicanze precoci o tardive, che possono presentarsi dopo un intervento al seno, e il modo più efficace per affrontarle». Spesso la diagnosi di linfedema arriva tardivamente, quando i sintomi sono ormai evidenti. Sul tema, inoltre, c’è poca informazione. «L’attività fisica e l’attività sportiva non è controindicata in donne che hanno subito un intervento oncologico a livello mammario – aggiunge il dottor Mattarella –.Deve però esserci una valutazione specialistica per capire la condizione clinica locale e l’eventuale percorso di recupero con fisioterapia dell’arto superiore e della parete toracica. Una volta fatto questo, tutte le pazienti possono svolgere attività sportiva. Il Dragon Boat è uno sport di gruppo per cui assume non solo un valore per la qualità della vita, ma per il benessere psicologico e la socialità».
Il Centro Medico di Linfologia e Linfodrenaggio Manuale di Padova valuta l’idoneità all’attività sportiva agonistica delle donne operate al seno, per capire al tempo stesso quali esercizi possono essere controindicati. La squadra Ugo si allena alla Canottieri Padova ed è composta da cinquanta donne di età compresa tra i 30 e i 70 anni. «Dragon boat è una disciplina sportiva di origine orientale praticata su barche con la testa e coda a forma di drago – spiega Cristina Vaccario, vicepresidente dell’Associazione Ugo onlus e capitano della squadra -. La collaborazione con il Centro Medico di Linfodrenaggio Manuale consentirà alle associate e ai nostri allenatori di avere informazioni e consulenze specialistiche di alto livello, indispensabili per l’attività agonistica ma anche per la vita quotidiana». Le testimonianze sono tante, ma i benefici derivanti dal movimento ritmico della pagaiata sono comuni a tutte le atlete. «Ho iniziato con il Dragon Boat per tenere sotto controllo il linfedema, comparso dopo la mastectomia – racconta Maria Antonietta, che fa parte di Ugo dall’ottobre del 2018 -. Faccio sport regolarmente e tengo una guaina che mi aiuta, oltre a sottopormi a linfodrenaggi. Per noi atlete è fondamentale riuscire ad avere un Centro che possa seguirci nel tempo, essendo il linfedema una patologia cronica».