BELLUNO : Tesori d’arte, presentata la nuova guida sull’Oltrepiave. Padrin: «Scoprire le bellezze del territorio è un’operazione di orgoglio locale oltre che di promozione turistica»
La fortunata esperienza dei Tesori d’arte torna alle origini. Partita da Vigo di Cadore nel 2003, torna a Vigo diciannove anni dopo, con una novità: l’inserimento di Lorenzago e l’allargamento all’intero territorio dell’Oltrepiave. «Un’estensione che non è solo geografica, ma di concetto: l’arte e le bellezze del territorio non sono comprimibili all’interno dei confini amministrativi. Non lo sono per noi, e tantomeno per i turisti». È con questo spirito che stato presentato l’ultimo volume di “Tesori d’arte nelle chiese del Bellunese”, edito dalla Provincia di Belluno. La guida è dedicata all’Oltrepiave e aggiunge alle informazioni su Vigo presenti già nella guida del 2003 anche i tesori di Lorenzago. In particolare, sono descritte la chiesa parrocchiale dei Santi Ermagora e Fortunato, la chiesa della Madonna della Difesa e quella di Sant’Antonio Abate (Coresiei), ma meritano diversi paragrafi anche il Museo del Papa e il Castello Mirabello, che ha ospitato per diverse settimane di vacanza prima Papa Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI. Ritornano poi, arricchite, le descrizioni delle chiese di Vigo (la parrocchiale di San Martino di Tours, la chiesa della Madonna della Difesa e l’antichissima chiesa di Sant’Orsola), di Laggio (Sant’Antonio Abate, San Daniele e Santa Margherita) e di Pelos (San Bernardino), oltre a capitoli dedicati alla biblioteca storica cadorina, al Cason di Sant’Orsola e alla chiesa di Piniè.
«Veri e propri tesori, scrigni d’arte e di storia, che spesso neppure i bellunesi conoscono a fondo» commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Scoprire le bellezze del territorio è un’operazione di orgoglio locale, prima ancora che di promozione turistica. Buona lettura a chi si troverà tra le mani questa guida. E soprattutto buona scoperta dei nostri tesori d’arte».
«L’impegno della Provincia, da diversi anni ormai, è quello di fornire uno strumento sia ai locali che ai visitatori di conoscenza dello straordinario patrimonio artistico del territorio – commenta il consigliere provinciale delegato alla cultura, Simone Deola -. Quest’anno tocca all’Oltrepiave, ma è già in programma il completamento dell’edizione sulla Valboite, a testimonianza del fondamentale ruolo che un ente di area vasta ha in materia di cultura».