VENETO

MESTRE (VE) : MANUELA GALANTE, “SOSTENERE IL LAVORO SIGNIFICA SOSTENERE LE IMPRESE, ALLE NOSTRE AZIENDE SERVONO GIOVANI”

Sostenere il lavoro significa sostenere le imprese, e noi imprese in questo momento abbiamo bisogno soprattutto del contributo che possono portare i giovani”. Questo il messaggio lanciato da Manuela Galante, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Venezia Rovigo in occasione dell’Assemblea pubblica, che si è svolta oggi a Mestre nell’Auditorium M9 Museo del ‘900.

“Abbiamo bisogno soprattutto di competenze tecnico-scientifiche e di un sistema scolastico e universitario maggiormente integrato col mondo del lavoro – ha dichiarato Galante –. Questi strumenti ci consentono di valorizzare il capitale umano del quale disponiamo, evitando ‘fughe di cervelli’ da parte di coloro che qui non trovano giuste opportunità e stipendi adeguati. A tale proposito, è necessaria una riflessione sul cuneo fiscale, che richiede un intervento consistente. Finché non vi sarà una vera e propria operazione sistemica sconteremo sempre un gap in termini di competitività. Quelle risorse devono andare, prima di tutto, a giovani e lavoratori”.

La preoccupazione sul futuro di questo territorio è stato il fulcro dell’intervento di Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est, che ha descritto l’arretramento di molte aree nordestine e italiane nel contesto europeo negli ultimi vent’anni (2000-2019). La Lombardia ha perso 20 posizioni, Trento 24, l’Emilia Romagna 26, il Veneto 37, il Friuli Venezia Giulia 43. Le regioni europee, tedesche in particolare, hanno visto un avanzamento molto più deciso di quelle italiane. Occorre dunque tutti insieme puntare a una crescita più alta, con ritmo europeo. Questo si realizza attraendo più giovani e attrezzandosi alla doppia rivoluzione, energetica e digitale. Senza giovani diventa più difficile realizzare le due transizioni, con grave rischio di perdere competitività per le nostre imprese. Nell’organizzazione aziendale, pertanto, va gestita al meglio la probabile convivenza nella stessa impresa di cinque generazioni diverse per età e mentalità. Chi lo saprà fare, sfrutterà la diversità nei saperi e visioni come fonte di arricchimento delle competenze e di creatività.

“L’impresa è un interesse collettivo – ha ribadito il Presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese -. Cosa sarebbe questo Paese senza aziende? Il Presidente Mario Draghi afferma che non possiamo dipendere dal punto di vista energetico dalla Russia. Aggiungo che abbiamo ceduto a Stati terzi alcuni aspetti strategici, abbiamo avviato processi di deindustrializzazione, troppo spesso seguendo le ideologie. Serve una seria politica per le imprese. A questo proposito, ricordo che abbiamo voluto con tutte le nostre forze la Zona logistica semplificata. Se ‘Azione’ significa ‘fare’, chiedo al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, e quindi a Carlo Calenda, di essere coerenti e favorire la firma del decreto per l’istituzione della Zls”.

“Le emergenze, prima fra tutte quella energetica, che ci stiamo trovando a fronteggiare sono fonte di grande preoccupazione, al punto tale che ci fanno dimenticare tutto il resto, a volte persino qual è il cuore del nostro agire e il ruolo che l’impresa ha nella società – ha dichiarato Riccardo di Stefano, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria -. Invece, proprio nei momenti più bui, è molto importante ricordare che noi siamo l’ossatura sulla quale si fonda il Paese, produciamo non solo beni e servizi ma valore aggiunto per la collettività attraverso un processo costante di ricerca e innovazione, motori senza i quali non sarebbe possibile alcun progresso”.

 Nel corso della prima tavola rotonda, moderata da Sebastiano Barisoni, con Antonio De Roma Direttore Raffineria Eni Venezia, Matteo Zoppas Past President Confindustria Venezia e Past President Confindustria Veneto e Jörg Eberhart Executive Vice President Lufthansa, è emerso l’appello del mondo dell’imprese alla politica, affinché metta in campo strumenti e agevolazioni efficaci per affrontare le attuali emergenze. Allo stesso tempo, è stato evidenziato che serve una visione di lungo termine, a partire dal tema della riconversione energetica che vede impegnate le aziende, guidate da quelle di maggiori dimensioni, con particolare attenzione perché la transizione green possa essere socialmente equa.

Durante la seconda tavola rotonda, Raffaele Belli Managing Partner Metodo Belli, Digital Transformation Expert e Partner yourDIGITAL, Maria Raffaella Caprioglio Presidente Umana SpA e Andrea Tomat Presidente Lotto Sport Italia SpA si sono confrontati sulla trasformazione digitale. Importanti studi testimoniano che il tempo di vita medio di un modello di business in passato era di 20-30 anni, oggi di 5-10. La tecnologia obbliga le imprese ad adattarsi. Il mondo del lavoro deve evolvere analogamente, a fronte di una richiesta sempre maggiore, da parte dei giovani, di prospettive di carriera e flessibilità. A tale proposito, è stato sottolineato che va acquisita la differenza tra remote e smart working, quest’ultimo guidato da una logica dell’obiettivo che determina il risultato.

 

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