“Diventare la capitale delle capitali della cultura”
Nuovo ruolo cardine del FVG nella cooperazione internazionale grazie a Gorizia, anche dopo GO!2025
Gorizia, e di conseguenza tutto il Friuli Venezia Giulia, possono diventare la capitale delle capitali della cultura: merito dell’appuntamento irripetibile di GO!2025, della vocazione transfrontaliera della regione, della qualità delle relazioni internazionali costruite nel tempo e anche dell’impegno dell’Associazione Mitteleuropa che da decenni lavora per cementare la funzione di perno europeo del FVG.
È questo l’ambizioso obiettivo del 18° Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese che ha preso il via ieri pomeriggio a Udine con l’incontro “Molte capitali, un solo destino” in cui si sono incontrate le capitali europee della cultura e in cui si sono confrontate le esperienze dei Gect, a partire da quello di Gorizia, esempio europeo di collaborazione transfrontaliera.
L’obiettivo è costruire una rete di solide relazioni tra capitali che rappresentino un eccezionale patrimonio per la Regione e per l’Italia.
“L’opportunità – spiega Paolo Petiziol, presidente dell’Associazione Mitteleuropa e di Gect Go – è quella di contribuire a costruire il futuro di Gorizia e della Regione anche dopo l’appuntamento del 2025 e inaugurare oggi un appuntamento che può diventare annuale nel riunire le capitali europee della cultura in FVG: significa assumere un nuovo ruolo strategico, una grande sfida politica e culturale internazionale”.
Ieri, infatti, sono intervenuti, oltre a Nova Gorica – Gorizia, i rappresentanti di Rijeka/Fiume (2020), Chemnitz, Germania (2025), Novisad (Serbia, attuale capitale della cultura 2022) e Bastia (Corsica), candidata per il 2028.
Il modello di Europa a cui si guarda è quello capace di unire, di creare condivisione e collaborazione, in particolare in un momento storico difficile come quello che sta vivendo. Il tema dell’attuale capitale della cultura 2022, Novisad in Serbia, ha spiegato Sara Puretic, è “For new bridges”, ovvero costruire nuovi ponti e collegamenti, tra passato e futuro, tra est e ovest, tra nord e sud.
E sempre di ponti ha parlato anche Neda Rusjan Bric di Zavod GO! 2025, citando il ponte ciclabile che è in costruzione sul fiume Isonzo, un messaggio simbolico, ma molto reale, del progetto che unisce le due città di Gorizia e Nova Gorica. La programmazione per il 2025 è definita circolare perché si svilupperà in cerchi concentrici partendo dall’epicentro di piazza Transalpina, la piazza “in cui si può stare contemporaneamente con un piede in Italia e uno in Slovenia”.
Sulla stessa linea l’approccio di Chemnitz, in Germania, che sarà anch’essa capitale della cultura nel 2025. Come ha spiegato Andrea Janke-Pier, la nostra città ha vinto rispetto ad altre più grandi e conosciute per la visione molto chiara del risultato del processo: non vogliamo creare solo un calendario di eventi, ma attivare e coinvolgere la società silente, i bisogni invisibili, le criticità, mirando a ricostruire rapporti, valori, ponti.
Hanno portato i saluti istituzionali il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, il Magnifico Rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, l’onorevole Elena Lizzi e l’Assessore Regionale alla cultura Tiziana Gibelli.
Bella seconda parte del pomeriggio, sono intervenuti Lendita Haxhitasim, ambasciatrice del Kosovo a Roma, Iztok Mirosic, inviato speciale affari esteri della Slovenia, Jozef Miklosko, ex vicepremier della Slovacchia e Slavko Matanovic, Ambasciatore di Bosnia Erzegovina a Roma
Il Forum prosegue oggi a Trieste con un incontro speciale degli ospiti stranieri al CEI, Central European Initiative, il forum intergovernativo regionale istituito nel 1989 dopo la caduta del muro di Berlino che riunisce 17 Stati membri nell’Europa centrale.
Come ha sottolineato Petiziol, “l’incontro organizzato con Roberto Antonione, segretario generale del Cei con grandissima esperienza internazionale, sarà occasione per costruire nuove opportunità di collegamento e collaborazione tra i vari Paesi”.
Molto attesa la giornata finale del Forum venerdì 30 a Gorizia e Nova Gorica con “EUROPEAN CULTURAL DIPLOMACY – The experience of the EGTC GO, Crossborder Cities and the European Capital of Culture GO! 2025”: la giornata vedrà protagoniste al tavolo le città europee di confine per scambiarsi esperienze e buone pratiche di integrazione transfrontaliera. Tale progettualità rappresenta la base su cui le città possono crescere e svilupparsi creando politiche di sviluppo comuni e di reale coesione europea.