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VENEZIA : Zanoni e Camani (Pd),“Moria di pesci a Montegrotto Terme, come sono state effettuate le analisi di Arpav e quali sono stati gli esiti?”

“Sull’eccezionale moria di pesci verificatasi nei giorni scorsi nel canale di scolo ‘Rialto’ a Montegrotto Terme è necessario vederci chiaro e avere informazioni nella massima trasparenza”. Lo affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e Vanessa Camani, che informano di aver “presentato un’apposita interrogazione riguardante il ritrovamento di centinaia di pesci morti”. “In un primo momento, la causa dell’evento era stata collegata ad un temporaneo blackout avvenuto nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre us ad Abano Terme, che avrebbe avuto come conseguenze l’interruzione, per alcune ore, del funzionamento di un depuratore ed un presunto sversamento, dalla rete di canali che confluiscono nel Rialto, di materiale inquinante non trattato – spiegano gli esponenti Dem – Questa ipotesi è stata però smentita, con nota aziendale, dalla multiutility ‘AceGas- Aps’ che ha in gestione l’impianto di depurazione”. “A seguito di un sopralluogo avvenuto il 2 novembre us assieme a tutte le autorità competenti, compresa Arpav, è emerso che le analisi effettuate fino a quel momento sui campioni hanno determinato esito conforme – continuano nella ricostruzione dell’evento i due consiglieri del Pd – Tuttavia, la nota diffusa da ‘AceGas- Aps’ lascia comunque spazio a dubbi e perplessità: cautelativamente vi si menzionano ‘analisi effettuate finora’, lasciando dunque supporre che siano in corso ulteriori analisi su altri campioni raccolti da Arpav. Inoltre, l’assenza di evidenze che colleghino la moria di pesci al malfunzionamento del depuratore viene rappresentata, altrettanto cautelativamente, ‘ad oggi’”. “I campionamenti dovrebbero aver riguardato, non soltanto l’acqua del canale, ma anche la vegetazione degli argini e quella galleggiante, la melma dei fondali, nonché alcuni esemplari delle specie ittiche decedute – osservano Zanoni e Camani – Questo perché, se del materiale inquinante fosse momentaneamente confluito nel Canale Rialto, probabilmente lo scorrere dell’acqua lo avrebbe fatto defluire a valle”. “Pertanto, poniamo una serie di domande rivolte all’Assessore regionale all’Ambiente – concludono Andrea Zanoni e Vanessa Camani – Quali sono stati i punti precisi di raccolta dei campioni effettuata dall’Arpav? Oltre che dall’acqua, sono stati prelevati campioni anche dalla vegetazione degli argini e da quella galleggiante, dalla melma dei fondali e da un numero congruo di esemplari di pesci deceduti in loco? Quali esiti hanno dato le analisi sui campioni prelevati?”

 

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