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FERRARA : SCOPERTA UNA TRUFFA ALL’AZIENDA U.S.L. DI FERRARA PER 2 MILIONI DI EURO RINVIATE A GIUDIZIO SEI PERSONE PER TRUFFA AGGRAVATA, SUB-APPALTI NON AUTORIZZATI, INTERMEDIAZIONE ILLECITA E SFRUTTAMENTO DI MANODOPERA

Con gli avvisi di garanzia notificati nei confronti di sei indagati ed il conseguente rinvio a
giudizio degli stessi, si sono concluse le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore
della Repubblica di Ferrara, dott. Andrea Maggioni e condotte dai finanzieri del
Comando Provinciale di Ferrara, relative ai lavori affidati dall’Azienda Sanitaria Locale
ad una Cooperativa forlivese in occasione dell’emergenza sanitaria avvenuta nel
Comune di Codigoro per un focolaio di influenza “aviaria” presso un allevamento avicolo
nell’ottobre del 2017.
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di intermediazione illecita e
sfruttamento del lavoro (c.d. reato di “caporalato”), truffa aggravata per il conseguimento
di erogazioni pubbliche e sub-appalti non autorizzati. Si tratta, in particolare, del
presidente, vice-presidente e direttore di cantiere della cooperativa forlivese, nonché dei
legali rappresentanti delle tre imprese, due venete e una romagnola, alle quali erano
stati successivamente concessi in sub-appalto i lavori, senza la preventiva
autorizzazione dell’Agenzia Regionale Intercent-Emilia Romagna.
In particolare, le indagini eseguite dai militari della Tenenza di Codigoro, erano state
avviate a seguito di un incidente stradale avvenuto nella notte tra il 25 e 26 novembre
2017 sull’autostrada A13, nei pressi del casello autostradale di Ferrara Nord, che aveva
coinvolto un furgone finito nella scarpata a lato della carreggiata dopo un
tamponamento. A bordo vi erano dodici persone, in maggioranza senegalesi e nigeriani,
che insieme ad altri loro connazionali avevano lavorato presso lo stabilimento
dell’allevamento avicolo di Codigoro.
Gli accertamenti, eseguiti dai militari della Guardia di Finanza in collaborazione con
l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul
Lavoro di Ferrara, consentivano di accertare che i nominativi di questi lavoratori non
risultavano presenti nei registri di cantiere tenuti nello stabilimento avicolo dall’impresa
appaltatrice.
Peraltro, dalle indagini è emerso che i lavoratori extracomunitari venivano reclutati dalle
imprese sub-appaltatrici che, approfittando del loro stato di bisogno, non li retribuivano o
li sottopagavano, violando frequentemente la normativa sui turni di lavoro, sul periodo di
riposo giornaliero e settimanale. Complessivamente veniva accertato l’impiego di 148
lavoratori “in nero” e 232 “irregolari”, da parte delle tre cooperative, con un’evasione
previdenziale pari a 533.963 euro e un imponibile assicurativo non dichiarato di 894.164
euro.
L’attenzione dei finanzieri si è poi focalizzata sull’appalto da quasi 5 milioni di euro
affidato, sulla base di una convenzione, dall’Agenzia Regionale Intercent-Emilia
Romagna, alla cooperativa forlivese, la quale, a sua volta, aveva indebitamente
concesso in sub-appalto tali lavori a tre distinte società cooperative, due con sede a
Verona e una di Cesena, per debellare un’emergenza senza precedenti a livello
regionale per l’entità dell’allevamento colpito. A riguardo, gli approfondimenti investigativi permettevano di accertare che l’azienda appaltatrice era ben consapevole che i lavoratori delle cooperative a cui aveva affidato i lavori, non possedevano i necessari requisiti tecnico-professionali (formazione sulla
sicurezza sui luoghi di lavoro e uso di dispositivi di protezione individuali) per il regolare
e corretto svolgimento delle operazioni di abbattimento, disinfezione e bonifica. Per
tentare di lucrare sull’appalto erano state fornite “false” spiegazioni all’Azienda Sanitaria
Locale riguardo l’identità del personale impiegato, presentando, per di più, un preventivo
di spesa artatamente “gonfiato” (documentato da ore di lavoro mai prestate sul cantiere
e da personale non presente o con identità non confermate), riferibile alla quota parte
dei costi richiesti dalla cooperativa forlivese e relativi ai sub-appalti delle tre cooperative
per un ammontare complessivo di oltre 2.000.000,00 di euro.
L’attività in rassegna rappresenta la tangibile testimonianza del costante impegno
profuso dalla Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a tutela
della finanza pubblica per garantire l’osservanza delle regole sull’aggiudicazione ed
esecuzione di appalti con l’impiego di cospicue risorse pubbliche e interrompere quei
disegni criminosi prima che gli stessi abbiano fino in fondo manifestato la propria carica
antigiuridica.

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