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Immigrazione a Monfalcone. Il sindaco Cisint chiede rispetto delle norme di convivenza e di civiltà

Dichiarazioni del sindaco Cisint sul tema immigrazione

“Non ci può essere confronto con chi cerca solo la rissa, pretende di dettare le regole a modo suo senza conoscere le norme e fomenta polemiche pretestuose. Sull’immigrazione, la mia è una posizione lineare che sto portando avanti sin dal mio insediamento, è coerente con il programma che ho presentato ai cittadini e punta a rimediare ai fallimenti della sinistra, rimasta inerte mentre il fenomeno cresceva a dismisura. Fra un mese, tornerò a richiamare i rappresentanti delle comunità bengalesi per verificare se gli impegni che hanno assunto nell’incontro dell’altro giorno hanno avuto seguito e per ascoltare le loro posizioni.

Ho manifestato in modo chiaro le preoccupazioni dei monfalconesi perché è visibile il diffondersi di espressioni integraliste, come quelle dell’uso del burka da parte delle donne, e l’atteggiamento di sempre maggior chiusura che si traduce nella scarsa conoscenza della lingua e nel diffondersi di un’organizzazione sociale parallela sempre più estesa: non ci può essere una città nella città con regole diverse da quelle stabilite per tutti i cittadini italiani. Per questo ho anche espresso le mie perplessità sul fatto che gli stranieri possano accedere ai benefici sociali e agli alloggi pubblici senza il dovere di dimostrare i requisiti pretesi per i nostri connazionali.

Il primo problema su cui chiedo risposte è quello del rispetto delle norme di convivenza e di civiltà che richiedono non solo diritti, ma anche doveri. Sono disponibile al dialogo se esso è utile e costruttivo a questo fine, com’è stato con una parte responsabile della comunità nella risoluzione del problema scolastico.

Per quanto riguarda, invece, le scelte politico-amministrative, sono ridicole le lezioni di urbanistica e di storia che vorrebbe propinare chi non ha conoscenza del territorio e di chi come Konate, quando ha avuto l’occasione di amministrare, ci ha lasciato una piazza che ha cancellato le radici cittadine, si è gravemente deteriorata in pochi anni, ha reso necessario procedere a una rigenerazione urbana.

Delle priorità e degli investimenti del Comune parlerò in dettaglio nella sede dovuta durante la prossima presentazione del bilancio al Consiglio comunale, a partire dagli aspetti di fondo che riguardano la presenza straniera: lavoro, alloggi, ricongiungimenti, scuole e servizi sociali. Il consigliere del Pd potrà dire la sua nella sede propria, qualora avesse argomentazioni che sinora non abbiamo sentito esprimere. Del resto, è difficile interpretare la linea di un partito che oscilla fra le posizioni estreme di Konate e quelle del tutto opposte di Del Bello.

La smetta, comunque, l’ex assessore Konate di dare lezioni giuridiche: non è il piano regolatore che disciplina gli spazi all’interno del cimitero; ci sono disposizioni specifiche che vanno seguite e se oggi siamo a dover discutere di questo tema è solo perché nei suoi lunghi anni da assessore ai lavori pubblici si è ben guardato dal dare una soluzione a questa istanza, e ciò dimostra tutta la credibilità e la falsa buonafede della sua posizione”.

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