Il Personale della locale Divisione PAS, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine, ai Poliziotti di Quartieri della locale Questura, a personale della Guardia di Finanza, al SIAN, allo SPISAL e all’Ispettorato del lavoro territoriale, ha proceduto al controllo di alcuni locali dislocati in Zona Stazione e nel Quartiere Arcella. Nella circostanza sono state identificate in totale 26 persone, di cui 12 sono state accompagnate in Questura per successive verifiche e accertamenti.
I controlli hanno riguardato innanzitutto un locale in Via Trieste dove sono stati identificati i
dipendenti e dieci avventori. Di questi 7 sono stati accompagnati in Questura per identificazione.
Nel corso degli accertamenti, in particolare, veniva identificato un 29enne tunisino, irregolare sul
territorio nazionale, nei cui confronti è stato emesso un provvedimento di espulsione dal territorio
nazionale con accompagnamento nella giornata odierna presso il C.P.R. di Bari; altresì, veniva
identificato un 33enne di origine marocchina sottoposto alla misura di sicurezza dell’espulsione
giudiziaria, e pertanto nella giornata odierna è stato accompagnato in frontiera per il rimpatrio.
Tra i soggetti veniva identificato anche un 45enne tunisino, con a carico un divieto di soggiorno
nella Regione Veneto, che verrà quindi segnalato all’autorità giudiziaria.
Nell’ambito della contestuale attività, il S.I.A.N. ha comminato prescrizioni per carenze igieniche,
lo SPISAL ha rilevato la mancanza in sede del documento di valutazione dei rischi e l’I.T.L.
procederà con ulteriori accertamenti. Altri controlli hanno riguardato due locali del Quartiere Arcella, dove si è proceduto ad identificare i relativi dipendenti e 11 avventori.
Nel corso di tali controlli lo Spisal ha rilevato all’interno di uno di questi la mancata esibizione del Documento di valutazione dei rischi e la Guardia di Finanza e l’I.T.L. svolgeranno ulteriori approfondimenti in base alle informazioni acquisite. I controlli amministrativi sono proseguiti anche nel corso della mattinata odierna dove è stato notificato da personale della Squadra Amministrativa della locale Divisione PAS il provvedimento a firma del Questore della Provincia di Padova di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande intestata ad un 46enne di origini tunisine, titolare di un locale in Zona Chiesanuova.
Alla base della decisione vi è la necessità di interrompere la concreta situazione di pericolo grave
e attuale per la sicurezza pubblica impedendo, attraverso la temporanea chiusura del locale, il
protrarsi di una situazione di pericolosità sociale venutasi a creare nel tempo, a causa della
presenza di persone potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica. Il provvedimento è stata emesso a seguito dell’attività di indagine esperita dalla locale Squadra Mobile.
In particolare, infatti, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di sostanze
stupefacenti, personale della Squadra Mobile ha proceduto all’arresto di un cittadino tunisino che,
all’interno dell’esercizio in parola, in particolare nel bagno, ha ceduto una dose di cocaina ad un
altro soggetto. Nella circostanza, venivano altresì trovate e sequestrate ulteriori 5 dosi di cocaina
nel nascondiglio dove era stata vista prelevare la merce.
Durante il controllo, inoltre, il personale operante ha altresì constatato e proceduto al sequestro di
un machete con lama affilata di 57 cm, la cui destinazione naturale è incompatibile con l’attività di
somministrazione di alimenti e bevande nel pubblico esercizio.
Considerata, pertanto, la necessità di provvedere con urgenza alla chiusura temporanea
dell’attività per interrompere la situazione di illegalità e pericolo, la licenza del titolare è stata
sospesa per 15 giorni.