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Il Comune di Monfalcone celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

Cisint: Legame con la Patria, identità nazionale e patriottismo come valori da tramandare alle nuove generazioni

Si è svolta questa mattina, presso il Monumento ai Caduti, la cerimonia per celebrare la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera organizzata dal Comune di Monfalcone in collaborazione con Assoarma.

Ad aprire le celebrazioni, gli studenti della classe Classe 1e dell’Istituto Randaccio, con letture e citazioni dei maggiori protagonisti della storia dell’Unità d’Italia.

Il sindaco, Anna Maria Cisint, nel prendere la parola, ha ricordato l’importanza delle celebrazioni, rivolgendosi principalmente agli studenti degli Istituti Giacich, Cuzzi e Randaccio presenti: “Ringrazio gli studenti e le insegnanti per la partecipazione e per l’impegno che hanno dimostrato oggi. È stato molto bello ascoltare dalla loro viva voce come nasce la giornata di oggi e quali sono i valori che la caratterizzano.

Il 17 marzo 1861 veniva costituito lo Stato Italiano e in ricordo di quella ricorrenza si celebra oggi la giornata dedicata all’Unità d’Italia, alla Costituzione, all’Inno e alla Bandiera.

Sono tutti simboli di valori molto importanti per ogni comunità: quello del legame con la propria Patria, quello dell’identità nazionale, quello del patriottismo, nei quali dobbiamo saper riconoscerci al di sopra di ogni appartenenza.

Avete in mano una bandiera, un simbolo molto imponente, che ci fa riconoscere all’interno di una nazione, la nostra, e che rappresenta l’appartenenza a una Patria.

Ci sono tanti giovani che sono morti perché hanno creduto nella nostra Patria e nei nostri colori.

Questa non è una cerimonia abitudinaria, che si fa per ogni 17 marzo, ma è un momento di riflessione importante perché noi oggi siamo qui ma abbiamo alle spalle anni di morte e sacrifici fatti dai nostri genitori e dai nostri nonni. Alcune delle persone presenti oggi hanno vissuto sulla propria pelle certe tragedie e sentono particolarmente alcuni avvenimenti. A volte diamo per scontato molte cose, come ad esempio la libertà, ma dobbiamo sempre tenere in mente che se adesso viviamo in un Paese libero è perché molti hanno combattuto per la libertà dei propri figli e nostra.

Ora, il pensiero va a chi in Ucraina e in altri Paesi del mondo sta vivendo l’orrore della guerra, quindi ancora di più dobbiamo apprezzare il nostro Paese – libero e bellissimo – i suoi simboli e i valori che chi ci ha preceduto ci ha lasciato.

Adesso, a nostra volta, vi assegniamo il testimone della nostra Italia, che speriamo possiate portare avanti con onore”.

Alla cerimonia hanno partecipato il vicesindaco Antonio Garritani, l’assessore regionale Sebastiano Callari, il commissario Stefano Simonelli, rappresentanti della società civile e militare.

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