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Monfalcone. Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie

Si è svolta questa mattina, in Piazza Falcone e Borsellino, una toccante cerimonia per celebrare la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie organizzata dal Comune di Monfalcone in collaborazione con Assoarma.

In apertura, la poesia “Il coraggio di essere unici” di Pierpaolo Freschi letta da Massimo Pian, entrambi soci IPA.

Comincia con un sentito ringraziamento a tutti i presenti, soprattutto agli studenti delle classi II b dell’Istituto Giacich e I e II b dell’Istituto Randaccio, l’intervento del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, per “contribuire a tenere alta l’attenzione sul problema dell’illegalità e sul ricordo di quanti hanno perso la vita a causa della mafia.

Da genitori e da amministratori diciamo che spetta ai giovani portare avanti il testimone delle battaglie sulla legalità cominciate molti anni fa e per le quali molte persone non ci sono più. Adesso tocca a noi portare avanti una battaglia di rispetto per ricordare il loro sacrificio”.

Il sindaco ha poi continuato: “E’ importante capire cosa facciamo qui oggi.

Oggi ricordiamo le vittime innocenti delle mafie e ci troviamo in un luogo simbolico, nella piazza dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali abbiamo voluto rendere omaggio con un murales, affinchè Monfalcone sia la testimonianza della valorizzazione della legalità perchè queste due persone ci hanno insegnato che ognuno di noi può fare qualcosa di importante affinchè il nostro mondo, la nostra città, il nostro quartiere sia più sicuro per tutti. Perchè la legalità porta pari opportunità per tutti. La nostra deve essere una battaglia contro l’illegalità. Oggi siamo qui insieme, accomunati dalla passione e dalla convinzione che un mondo migliore dipenda da noi, perchè la mafia non è un qualcosa di lontano da noi, ma può insediarsi ovunque ci siano interessi economici”.

A conclusione, il sindaco ha ricordato le stragi di Capaci e di via D’Amelio e l’arresto di  Matteo Messina Denaro, che “ha rappresentato una grande vittoria dello Stato sulla mafia. Uno dei boss più pericolosi, attore principale di una stagione di uccisioni spietate, compresa quella atroce di un bambino nell’acido perché “così doveva morire il figlio di un pentito”, è stato affidato alla giustizia.

L’arresto di questo boss mafioso rappresenta una vittoria di tutti coloro che nelle Forze dell’Ordine e nella magistratura si sono spesi, rischiando anche la vita, per arrivare a questo risultato.

Una vittoria che è anche delle istituzioni, della società civile, dei giornalisti che hanno conservato la memoria e lo sdegno verso ogni atteggiamento mafioso, di tutti i cittadini onesti e di tutti i giovani che si sono impegnati su questo fronte.

Un grazie quindi va a chi ha combattuto in passato, a chi non c’è più e a chi continua a combattere e oggi è qui presente a ricordarcelo. Queste cerimonie servono anche a questo.”

Invito rivolto ai giovani per impegnarsi a combattere le ingiustizie per rendere il mondo “migliore e più fraterno” nei discorsi di Don Flavio Zanette e dell’assessore regionale Sebastiano Callari che, da siciliano, ha anche portato la sua diretta testimonianza sulle stragi che costarono  la vita a Falcone e Borsellino.

Presenti alla cerimonia il vicesindaco, Antonio Garritani, il vicesindaco di Ronchi dei Legionari, Enrico Papais, cittadinanza, autorità civili, militari e religiose.

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