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VENEZIA : Ostanel (VcV),“Crisi bus a Padova, aumentare contributo al km e creare agenzie della mobilità”

 “Il trasporto pubblico, ora e nel futuro, sarà sempre più decisivo per rendere Padova maggiormente vivibile e attrattiva. Ma le difficoltà aumenteranno, soprattutto quelle economiche, e pensare che si risolvano con l’inazione, e che quindi a pagarle siano i cittadini, è assurdo. Prima che la situazione divenga insostenibile e i disagi esplodano, è necessario percorrere ogni strada, anche quelle innovative”.Le parole sono di Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, in ordine alla “diatriba tra Busitalia Veneto da una parte, e Comune e Provincia di Padova dall’altra, sul contratto di trasporto pubblico”. “Le problematiche di Busitalia a Padova – aggiunge Ostanel – non sono certo una novità.

Nello scorso ottobre, ho presentato una mozione in Regione, che la maggioranza ha respinto, e anche un’interrogazione, che giace ancora nei cassetti, senza alcuna risposta. Chiedo alla Giunta di Zaia, anche alla luce delle difficoltà a Padova, di prendere davvero in carico la situazione, con un ‘Tavolo di crisi del trasporto pubblico’ che non sia solo di facciata. Sappiamo che in Italia, quando le cose non vanno, si apre un tavolo e poi lo si chiude senza colpo ferire. Stavolta non è possibile. Non possiamo permettere che i lavoratori pendolari, gli studenti e le persone che non hanno un mezzo proprio rischino disagi sempre maggiori, vedendo sparire le corse da un giorno all’altro, compromettendo la qualità delle loro vite.

Evidentemente, vista la diatriba che sta scoppiando, la quota destinata a Padova che la Regione stanzia per le varie aziende di trasporto come contributo al chilometro non basta più. Va aumentata”. “In alcune regioni, a differenza del Veneto, si sono create delle ‘agenzie della mobilità’ – continua la consigliera – Sono società dedicate alla gestione dei fondi per il TPL, grazie alle quali  sarebbe possibile evitare i passaggi di fondi dallo Stato alla Regione e poi dalla Regione agli Enti locali e infine alle aziende che espletano il servizio, come Busitalia. Ho proposto alla Regione di realizzarle anche in Veneto. Così facendo si abbatterebbero tempi e costi complessivi, permettendo inoltre di evitare che una parte dei fondi se ne vadano in Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) invece di essere investiti per migliorare il servizio. I soldi risparmiati sull’Iva verrebbero aggiunti agli stanziamenti, garantendo autisti, mezzi e corse in più”.

 

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