I Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), hanno eseguito un controllo nel territorio provinciale presso un’area, riconducibile a un’impresa, ove sono stati rinvenuti rifiuti speciali non pericolosi. L’attività in rassegna trae origine dai servizi di monitoraggio e controllo del territorio dei Baschi Verdi del Gruppo di Padova, i quali avevano notato un deposito con diversi mezzi pesanti e accumuli di materiale ferroso. Per tali ragioni, i militari avevano intrapreso mirate attività di osservazione, anche mediante una ricognizione dall’alto eseguita dalla Sezione Aerea di Venezia, al fine di verificare lo stato dei luoghi e l’estensione del sito.
L’accesso eseguito con i funzionari dell’ARPAV ha permesso di constatare lo stato di abbandono dei mezzi e dei materiali rinvenuti, ritenuti potenzialmente dannosi per l’ambiente. Una verifica più approfondita ha consentito di accertare anche l’assenza di autorizzazioni per l’esercizio di attività di centro di stoccaggio o discarica. Pertanto, dopo aver delimitato l’area e catalogato i rifiuti presenti, gli stessi sono stati sottoposti a sequestro, mentre il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Padova per attività di deposito e gestione di rifiuti non autorizzata, fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.In sinergia con la citata Agenzia regionale, sono in corso ulteriori adempimenti finalizzati alla verifica dell’eventuale danno ambientale, con contestuale messa in sicurezza del sito attraverso operazioni di rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi.
L’amministratore dell’impresa interessata è stato anche segnalato ai competenti uffici della Provincia di Padova per l’accertamento e il successivo recupero della cosiddetta “ecotassa”, ossia il tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi, da versare alla Regione Veneto, che si applica anche nei confronti di chi esercita attività di discarica abusiva o abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti.