VENEZIA : La Bce sta sbagliando, non si riduce l’inflazione da offerta con l’aumento dei tassi. E’ un’azione kamikaze, sono colpite famiglie e imprese. Uniche a trarre vantaggio sono le banche a cui va fatto il prelievo forzoso sugli extra guadagni.
“I continui aumenti dei tassi di interesse messi in atto dalla Banca Centrale Europea a guida della signora Lagarde per colpire l’inflazione sono del tutto sbagliati e contro ogni principio di buona politica economica: non si abbatte l’inflazione da offerta aumentando il tasso di sconto. Questi continui aumenti non fanno altro che appesantire per le PMI e, soprattutto, per le famiglie consumatrici i costi dei prestiti e dei mutui bancari in essere a tasso variabile e dei nuovi finanziamenti a tasso fisso, con l’effetto di aumentare il caro-vita e frenare gli investimenti privati, con il rischio collaterale di aumentare le possibilità di una recessione. Le uniche a guadagnare sono le banche”. A dirlo il consigliere regionale Stefano Valdegamberi del Gruppo Misto, che aggiunge: “Stiamo assistendo al calo italiano ed Europeo della produzione industriale nel primo semestre 2023. Se si vuole ridurre l’inflazione, va subito rivista la politica estera ed energetica europea. Dalle sanzioni che hanno comportato maggiori costi nella logistica e nelle materie prime alla rinuncia al gas low cost russo. Va rivista anche la politica ideologica di transizione ecologica. Il prezzo dell’energia dal periodo ante-crisi ad oggi è mediamente più che raddoppiato. Ciò significa recessione, con una forte perdita di competitività del sistema Europa rispetto ad altri sistemi”.