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Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, scrive all’Azienda Sanitaria per chiedere più sicurezza all’interno dell’Ospedale San Polo

Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, torna sulla necessità di maggiori tutele per il personale sanitario che opera presso la struttura ospedaliera monfalconese scrivendo  una lettera al Direttore Generale di Asugi, Antonio Poggiana – e per conoscenza al Direttore del Distretto Basso Isontino, Carlo De Vuono e al Direttore del Distretto Sanitario, Daniele Pittioni.

Plaudendo ai provvedimenti già adottati da Asugi nei presidi cittadini più a rischio attraverso l’installazione di dispositivi di emergenza, il sindaco Cisint chiede di valutare con urgenza la possibilità di ampliare il raggio di azione, provvedendo a dotare l’ospedale di pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle Forze dell’Ordine in caso di pericolo e di personale preposto al servizio di vigilanza e controllo operativo h24.

“Esprimo solidarietà al medico e alle infermiere che sono state aggredite lo scorso lunedì e sottolineo l’apprezzamento per il lavoro che quotidianamente viene svolto dal personale sanitario a Monfalcone, che è una città complessa, attualmente costretta a pagare le conseguenze di scelte del passato che hanno aggravato ogni ordinaria e normale organizzazione delle strutture sanitarie e sociali. Questa situazione richiede anche un’attenzione del tutto speciale alle esigenze di sicurezza.

Nel caso dei presidi sanitari, questa esigenza di sicurezza riguarda sia i pazienti ospiti o in attesa, sia il personale sanitario.

Per questo, come sindaco, ho voluto dotare gli ambulatori comunali di due importanti sistemi di prevenzione e deterrenza per la tutela dei sanitari e dei cittadini: pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle Forze dell’Ordine in caso di pericolo e telecamere per monitorare e tenere sotto controllo i siti e, eventualmente, identificare gli autori di azioni scorrette.

Nell’ottica della forte collaborazione che il Comune porta avanti con Asugi, credo che sia necessario che anche all’Ospedale San Polo si adottino delle misure per prevenire e contrastare le aggressioni e tutti i comportamenti che possano nuocere a personale e cittadini”.

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