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VICENZA: ANCORA GRAVI ATTI DI VIOLENZA IN CARCERE.SVENTATO ANCHE UN TENTATO SUICIDIO. SAPPE: “BASTA TOLLERANZA CONTRO I VIOLENTI, BASTA ‘CALARSI LE BRAGHE!!!

 E’ ancora nella Casa circondariale di Vicenza che si sono consumati , nelle ultime ore,  una serie assurda di eventi critici, tra i quali il suicidio sventato di un detenuto ed un atto di violenza contro un appartenente alla Polizia Penitenziaria in servizio”: lo denuncia Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che riferisce quanto accaduto ieri nella struttura detentiva  di Vicenza , San Pio X:

 “Ieri sera, dopo le 20, in contemporanea, si sono verificati diversi eventi critici che hanno messo in ginocchio la sicurezza dell’istituto. Si è infatti verificato che un detenuto ha cercato  di suicidarsi salvandosi grazie all’intervento tempestivo dei poliziotti; un altro ristretto, in preda ai fumi dell’alcol (sostanza alcolica artefatta grazie alla macerazione di frutta mischiata a chi sa cosa altro), prima ha cercato di dare fuoco alla cella e, una volta aperto dal personale di Polizia per mettere in sicurezza sia il detenuto che spegnere  il fuoco, gli Agenti sono stati aggrediti dal detenuto, totalmente scompensato dalla sostanza misto alcol purea di frutta. Risultato? Un poliziotto ha preso una sgabellata sulla schiena e le altre diverse contusioni da aggressione, con prognosi dai 10 i 20 giorni. Altri tre poliziotti sono rimasti contusi”.

 

“Ma la serata di follia non è finita qui”, prosegue Vona: “un altro detenuto ha cercato di dare fuoco a indumenti posizionati davanti al cancello della cella, forse per il solo scopo di creare fumo all’interno del reparto. L’incendio per fortuna è stato spento senza altre conseguenze”.

 

“Tutti e tre gli episodi sono accaduti in tre posti diversi”, evidenzia il sindacalista del SAPPE: “Il personale ridotto, sia per l’ora tarda che per la giornata domenicale, ha dovuto fare notevoli sforzi si alta professionalità operativa.

E’ assurdo: siamo stufi di una Amministrazione penitenziaria, di uno Stato, che si ‘cala le braghe’ di fronte ai detenuti violenti anziché punirli severamente. Servono risposte ferme e immediate contro questi delinquenti”, grida Vona.

 

 “La verità è che a nessuno frega niente delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria che, nel Triveneto – che ha tra l’altro un provveditore a mezzoi servizio, che si alterna tra Padova e Milano, come in ogni altra regione e provincia d’Italia, buttano letteralmente il sangue nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa Amministrazione matrigna! Se l’amministrazione non assumerà precisi e impegni e non saranno intraprese reali iniziative volte ad apportare migliorie alle condizioni di lavoro del personale, saremo pronti a continuare proclamare lo sciopero bianco ed a bloccare le carceri regionali!!!”.

 

“Aiutate concretamente la Polizia Penitenziaria a uscire da questo buio tunnel. Come recita il motto del SAPPE: “res non verba”, ovvero fatti, non parole”, rivendica Donato Capece, segretario generale del SAPPE“Siamo alla follia, adesso siamo arrivati al punto che i detenuti picchiano gli Agenti e sfasciano letteralmente le carceri. Il senso di impunità ed abbandono delle carceri è veramente a livelli allarmanti se non si riprende in mano la situazione”. 

Capece torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità delle carceri della Nazione, dove mi sembra evidente sussistano problemi nella catena di comando e in cui evidentemente non si è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta.

 

Sono palesi le inadempienze e le gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE che non risparmia critiche al Capo del DAP Giovanni Russo: “a lui, da mesi, stiamo chiedendo – senza avere alcun riscontro! – di intervenire con urgenza sulla gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza!”. 

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