GUERRA E TERRORISMO. REINTRODOTTI I CONTROLLI DELLE FRONTIERE CON LA SLOVENIA
Il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen. La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili. Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’area Schengen, è stato comunicato dal ministro Piantedosi. L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione. Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra. Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale.
IL COMMENTO DEL GOVERNATORE DEL FVG MASSIMILIANO FEDRIGA
“La decisione di ripristinare i controlli ai confini con la Slovenia – dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimliano Fedriga. – risponde all’indifferibile urgenza di tutelare la sicurezza del nostro Paese alla luce della crescente tensione internazionale e all’indomani degli attacchi terroristici condotti da Hamas contro Israele e del riverbero della crisi mediorientale sull’Europa. Va da sé che si tratta di una scelta difficile, che non fa piacere a nessuno, ma che appare talmente indispensabile da essere stata già adottata anche da altri Paesi dell’Unione.”
IL COMMENTO DEL SINDACO DI GORIZIA, RODOLFO ZIBERNA
L’Europa adotta misure per prevenire terrorismo e criminalità organizzata.
Un appello che anche da Gorizia avevo reiteratamente lanciato da mesi.
Il nostro governo e quello sloveno hanno reintrodotto controlli alle frontiere interne terrestri rispettivamente con la Slovenia e con Croazia ed Ungheria per rendere più sicure Italia, Slovenia ed Europa al fine di prevenire attentati terroristici che vigliaccamente uccidono e feriscono i nostri cittadini, i nostri figli.
Stamani ho inviato una lettera al ministro degli Interni Piantedosi per sottolineare le sofferenze e le difficoltà vissute sulla nostra frontiera quando, in epoca Covid, la Slovenia fece altrettanto per altre ragioni.
Ho espresso l’auspicio che questa misura, annunciata con una durata di 10 giorni, possa essere sufficiente come deterrente per arginare il transito illegale di migliaia di migranti in Italia (16.000 nell’anno in corso) attraverso la “rotta balcanica”, tra i quali anche potenziali terroristi.
Il governo ha assicurato che il controllo sarà proporzionato per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci.
Ho voluto rappresentare al ministro la nostra preoccupazione ed invitarlo a tener conto di come i territori di Gorizia e Nova Gorica non possono vedere interrotte le loro frequentazioni perché moltissimi sono coloro che vivono da una parte e lavorano dall’altra parte del confine. Inoltre l’approssimarsi della Capitale europea della cultura 2025 di Nova Gorica e Gorizia ha incentivato relazioni in tutti i settori tra cittadini, imprese, istituzioni. Il confine tra Gorizia e Nova Gorica è peculiare e rappresenta un modello in Europa. Ecco perché sono certo che il transito ordinario delle persone che non destano sospetti non sarà reso difficile, in particolare ai valichi agricoli.
Auspico che i controlli dei confini coordinati da parte italiana e slovena possano riprendere in modo efficace, usando anche dei droni capaci di presidiare vaste aree, anche perché parte dei migranti illegali usano varchi extra Schengen. Italia, Slovenia ed Europa dovrebbero, infine, assicurarsi che FRONTEX possa operare in modo efficace su quelli che sono i confini dell’Europa, ovvero il Mediterraneo ma anche quelli croati. Ciò insieme alla possibilità di espellere velocemente i migranti entrati illecitamente.
Tutto ciò senza alimentare sentimenti di odio verso il mondo islamico, che in larghissima parte condanna terrorismo e violenze, della cui collaborazione anzi abbiamo bisogno per identificare, isolare e denunciare quei “lupi solitari” che vivono in questi ambiti.
Gorizia e Nova Gorica, con il cui sindaco mi rapporto costantemente, hanno già vissuto durante il Covid queste misure e continueranno con forza e determinazione a lavorare insieme per essere testimoni in Europa e nel mondo di come un confine divisivo si è trasformato in un confine di unione e coesione.
IL COMMENTO DEL SINDACO DI NOVA GORICA SAMO TUREL
Il sindaco di Nova Gorica Samo Turel critica la decisione del governo italiano di introdurre controlli alle frontiere: “La polizia di Nova Gorica non rileva aumenti di numeri di migranti nè attività criminali ad essi legate” dice. “Mi chiedo se il controllo alle frontiere sia la cosa giusta da fare. Ho chiamato il sindaco di Gorizia Ziberna e anche lui non è favorevole a una possibile chiusura delle frontiere”.