Il legame tra la folta comunità calabrese che vive da anni in città e Padova è molto radicato. In particolare il rapporto di collaborazione e scambi culturali e artistici con il Comune di Cosenza data fin dagli anni ’80 e in questi giorni è rinnovato dall’iniziativa “Giornate di Storia e di Arte – Padova e Cosenza” che si svolge il 27 e 28 ottobre tra il Piano Nobile del Caffè Pedrocchi e il cortile di Palazzo Moroni. Per l’occasione giungerà da Cosenza una delegazione ufficiale guidata da Domenico Frammartino, presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza e Consigliere Provinciale, che sarà accolta dal presidente del Consiglio Comunale di Padova Antonio Foresta.
La due giorni si aprirà venerdì 27 alle ore 17 al Piano Nobile del Caffè Pedrocchi con un convegno sulla figura, ancora non sufficientemente conosciuta, del letterato calabrese Leonzio Pilato. Nato intorno al 1310 nei pressi di Reggio Calabria, lo studioso calabrese ebbe strettì legami con la città di Padova. Egli infatti soggiornò a Padova tra il 1358 e il 1359 ospite di Francesco Petrarca con cui ebbe intensi scambi culturali. In particolare Petrarca e Boccaccio (che tratteneva stretti rapporti epistolari con Petrarca) chiesero a Leonzio Pilato di tradurre dal greco i poemi omerici, Iliade ed Odissea che fino allora non erano mai stati riportati in latino. Il ruolo svolto quindi da Leonzio Pilato e indirettamente da Francesco Petrarca e il Boccaccio nella diffusione dei poemi omerici nel nostro paese è indiscutibile e di grandissima importanza. Il convegno sarà moderato dal professor Giuliano Pisani che dialogherà con i relatori, il professor Gino Belloni, la professoressa Valeria Mangraviti e il dott. Santo Gioffre. Al termine del convegno seguirà un aperitvo.
Sabato 28 ottobre, alle ore 18 nel cortile di Palazzo Moroni, la seconda giornata dell’evento, propone una sfilata di moda che presenta le creazioni della stilista padovana Rosy Garbo. Gli abiti saranno impreziositi dai gioielli del maestro orafo Gerardo Sacco. Un omaggio ad un artista che è riconosciuto come uno dei più bravi e interessanti maestri orafi a livello internazionale e un legame con la città di Padova dove è nata e si è sviluppata fin dalla metà del secolo scorso una importante scuola orafa che anche oggi esprime artisti di grande interesse.