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A Casa Cavazzini una tavola rotonda sulle opere di Filippo de Pisis. Attraverso il suo diario si ripercorrerà il periodo parigino, le teorie sulla pittura moderna e i temi della sua arte

Un incontro dedicato a Filippo De Pisis, uno degli artisti più rappresentativi delle collezioni permanenti del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine. Appuntamento a Casa Cavazzini giovedì 9 novembre, a partire dalle ore 18, con “Filippo de Pisis, quadri e scritture di un poeta-pittore”, una tavola rotonda dedicata al pittore nato a Ferrara, indubbiamente una delle personalità più rilevanti della raccolta museale.

Interverranno il prof. Alessandro Del Puppo, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Udine, Vania Gransinigh, conservatrice museale di Casa Cavazzini e Chiara Strozzieri, storica dell’arte e autrice di “Filippo de Pisis. Diario 1931-’32” edito nel 2019 per Mondo Nuovo. Il volume ricostruisce gli anni trascorsi a Parigi dall’artista, grazie alla consultazione di alcuni documenti inediti e rilevanti dal punto di vista storico.

De Pisis è un pittore ben rappresentato nella collezione che nel 1982 Maria Luisa e Sante Astaldi donarono a Casa Cavazzini, che conta ben 6 opere tra quelle più importanti dell’artista. I suoi disegni e i suoi dipinti, acquistati e uniti alla ricchissima collezione a più riprese dai due collezionisti, sono una lucida testimonianza dello sviluppo del suo linguaggio espressivo, a partire dagli ultimi anni Venti fino all’immediato secondo dopoguerra. In una visione d’insieme, le opere documentano un certo apprezzamento degli Astaldi per la pittura di de Pisis, ma restituiscono anche una fitta trama di rapporti di amicizia, supportati dalle comuni frequentazioni a Cortina d’Ampezzo, che legarono i due coniugi all’artista.

Questo nucleo di opere, attualmente esposte nella sala principale del museo, costituirà il tema centrale dell’incontro e permetterà di approfondire la vita dell’artista che, nella Parigi degli anni Trenta, trascorse un periodo molto felice sia dal punto di vista personale che professionale. Chiara Strozzieri ha curato la trascrizione e l’analisi del diario del pittore, che si configura di fatto come una testimonianza diretta per ripercorrere proprio questi momenti. In Francia Filippo de Pisis raggiunse la sua maturità artistica ed espose le sue idee teoriche sulla pittura moderna, sull’uso del colore, e in generale su uno stile di vita d’artista innovativo che solo una città aperta come Parigi era in grado di recepire. Non mancano poi le riflessioni sull’amore dei brevi incontri con i giovani d’Oltralpe, i cui sguardi saranno protagonisti dei suoi quadri e degli schizzi presenti nel diario.

Le opere di Filippo de Pisis saranno esposte nella sala principale al piano terra di Casa Cavazzini fino al 20 novembre, data in cui il museo chiuderà temporaneamente – fino al prossimo 6 dicembre – per permettere il riallestimento delle collezioni permanenti Astaldi e Friam.

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