FRIULI VG
SANITÀ, SCUOLA, TRASPORTO PUBBLICO: FORTI ADESIONI ALLO SCIOPERO DI CGIL E UIL
Molto partecipate anche le iniziative di piazza che si sono tenute a Trieste, Udine e Pordenone Pezzetta e Zorn: «Messaggio forte a un Governo che non dà risposte. Ora appuntamento al 24»
«I primi dati sulle adesioni allo sciopero e la grande partecipazione alle nostre manifestazioni sono segnali importanti. Segnali che ci confermano quanto siano condivise le nostre rivendicazioni tra i lavoratori e i pensionati». È quanto dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Fvg Villiam Pezzetta e Matteo Zorn al termine delle manifestazioni che hanno caratterizzato la mattinata di oggi, accompagnando lo sciopero generale nei settori pubblici, nei trasporti, nella scuola e nelle poste.
I SEGRETARI
«Quello che arriva oggi al Governo – dichiara Pezzetta – è il messaggio dei lavoratori e dei pensionati, che in questi ultimi due anni hanno lasciato per strada almeno il 15% del proprio potere d’acquisto, di chi fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese, di chi deve aspettare per mesi o addirittura anni una visita specialistica o un intervento, o ha perso il suo medico di base senza che venga sostituito». Sulla stessa linea Zorn: «Lavoratrici e lavoratori – dichiara – sono stufi e vogliono risposte, che non arrivano da questa finanziaria fatta di tagli. La mobilitazione va avanti finché non vedremo un cambio di politiche da parte del Governo: già la settimana prossima ci sarà lo sciopero regionale di 24 ore per gli altri settori. Ci sarà bisogno della partecipazione di tutti per cambiare il Paese.
SCUOLA, SANITÀ E SOCIALE
Le adesioni dei lavoratori sono state particolarmente diffuse nella scuola, sia tra i docenti che tra il personale Ata, e diffuse sono state anche le chiusure di plessi e uffici amministrativi, come segnalano Flc-Cgil e Uil scuola. Nella sanità, soggetta all’obbligo di garantire i servizi essenziali, le prime percentuali diffuse dai sindacati di categoria di Cgil e Uil parlano di adesioni al 60% tra i dipendenti Asugi, al netto dei lavoratori comandati, e di molte strutture chiuse, dall’ematologia di Trieste alla Cittadella della Salute e Anatomia patologica a Pordenone. Operatività al minimo al Csm di Domio (Trieste), adesioni all’80% alla Nostra famiglia di Pasian di Prato (Udine), nella sanità privata. Nel sociale si registrano le chiusure del servizio di assistenza domiciliare a Pordenone, l’adesione al 100% tra gli assistenti sociali del comune di Muggia e le chiusure di diversi asili nido e ricreatori.
TRASPORTI
Nel trasporto pubblico locale i primi dati riguardano Arriva Udine e Trieste Trasporti, dove ha scioperato rispettivamente il 60 e il 50% dei dipendenti. La durata dello sciopero nel comparto, come noto, è stata ridotta a 4 ore, tra le 9 e le 13, assicurando il rispetto delle fasce garantite da fine mattinata. Nei porti regionali, secondo i dati raccolti da Filt Cgil e Uiltrasporti, l’adesione si è assestata all’80% a Monfalcone e al 45% a Trieste.
I PRESIDI
Molto partecipate le iniziative di piazza, a partire dalla prima, indetta con inizio alle 8 in piazza Cavedalis, a Udine, dove i lavoratori e i pensionati si sono uniti al corteo degli studenti. Un secondo presidio si è tenuto dalle 9.30 davanti alla sede di Arriva, seguito da quello organizzato all’ingresso dell’Ospedale che ha visto la presenza di circa trecento manifestanti con le bandiere e gli striscioni di Cgil e Uil. In concomitanza, sempre a Udine, anche il presidio indetto sotto la sede della Regione. Piazze affollate anche a Pordenone, sotto la Prefettura, e a Trieste, dove sono confluiti anche lavoratori e pensionati della provincia di Gorizia, dando vita a un’affollata manifestazione sotto la sede della Giunta, tra piazza Unità e via dell’Orologio, e a un presidio a Cattinara.
«Quello che arriva oggi al Governo – dichiara Pezzetta – è il messaggio dei lavoratori e dei pensionati, che in questi ultimi due anni hanno lasciato per strada almeno il 15% del proprio potere d’acquisto, di chi fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese, di chi deve aspettare per mesi o addirittura anni una visita specialistica o un intervento, o ha perso il suo medico di base senza che venga sostituito». Sulla stessa linea Zorn: «Lavoratrici e lavoratori – dichiara – sono stufi e vogliono risposte, che non arrivano da questa finanziaria fatta di tagli. La mobilitazione va avanti finché non vedremo un cambio di politiche da parte del Governo: già la settimana prossima ci sarà lo sciopero regionale di 24 ore per gli altri settori. Ci sarà bisogno della partecipazione di tutti per cambiare il Paese.
SCUOLA, SANITÀ E SOCIALE
Le adesioni dei lavoratori sono state particolarmente diffuse nella scuola, sia tra i docenti che tra il personale Ata, e diffuse sono state anche le chiusure di plessi e uffici amministrativi, come segnalano Flc-Cgil e Uil scuola. Nella sanità, soggetta all’obbligo di garantire i servizi essenziali, le prime percentuali diffuse dai sindacati di categoria di Cgil e Uil parlano di adesioni al 60% tra i dipendenti Asugi, al netto dei lavoratori comandati, e di molte strutture chiuse, dall’ematologia di Trieste alla Cittadella della Salute e Anatomia patologica a Pordenone. Operatività al minimo al Csm di Domio (Trieste), adesioni all’80% alla Nostra famiglia di Pasian di Prato (Udine), nella sanità privata. Nel sociale si registrano le chiusure del servizio di assistenza domiciliare a Pordenone, l’adesione al 100% tra gli assistenti sociali del comune di Muggia e le chiusure di diversi asili nido e ricreatori.
TRASPORTI
Nel trasporto pubblico locale i primi dati riguardano Arriva Udine e Trieste Trasporti, dove ha scioperato rispettivamente il 60 e il 50% dei dipendenti. La durata dello sciopero nel comparto, come noto, è stata ridotta a 4 ore, tra le 9 e le 13, assicurando il rispetto delle fasce garantite da fine mattinata. Nei porti regionali, secondo i dati raccolti da Filt Cgil e Uiltrasporti, l’adesione si è assestata all’80% a Monfalcone e al 45% a Trieste.
I PRESIDI
Molto partecipate le iniziative di piazza, a partire dalla prima, indetta con inizio alle 8 in piazza Cavedalis, a Udine, dove i lavoratori e i pensionati si sono uniti al corteo degli studenti. Un secondo presidio si è tenuto dalle 9.30 davanti alla sede di Arriva, seguito da quello organizzato all’ingresso dell’Ospedale che ha visto la presenza di circa trecento manifestanti con le bandiere e gli striscioni di Cgil e Uil. In concomitanza, sempre a Udine, anche il presidio indetto sotto la sede della Regione. Piazze affollate anche a Pordenone, sotto la Prefettura, e a Trieste, dove sono confluiti anche lavoratori e pensionati della provincia di Gorizia, dando vita a un’affollata manifestazione sotto la sede della Giunta, tra piazza Unità e via dell’Orologio, e a un presidio a Cattinara.