TREVISO: SCOPERTE QUATTRO IMPRESE “APRI E CHIUDI”, CHE HANNO EVASO IMPOSTE PER 1,3 MILIONI DI EURO. VENETO
I tre amministratori italiani delle imprese, che, oltre a svolgere attività cartotecniche, prestavano anche servizi di consulenza ed elaborazione grafica e pubblicitaria di immagini, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica, a vario titolo, per i reati tributari di omessa e infedele dichiarazione.
Le indagini dei finanzieri del Gruppo Treviso, nate dall’approfondimento di alcune segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, da cui emergeva un anomalo e cospicuo ricorso a prelievi e versamenti di denaro contante, hanno permesso di accertare come le imprese, tutte amministrate da persone legate da vincoli di parentela, abbiano esercitato le loro attività economiche per un ristretto lasso temporale (circa 2 anni), succedendosi nel tempo e trasferendo dall’una all’altra il personale dipendente, i beni strumentali, i contratti d’appalto in corso di esecuzione e ogni altro rapporto commerciale con clienti e fornitori.
Si tratta di vere e proprie imprese “apri e chiudi” che, dopo essere divenute insolventi con l’Amministrazione Finanziaria, hanno “passato il testimone” alla successiva impresa costituita ad hoc, che ha continuato a operare sempre nello stesso luogo, con gli stessi clienti e fornitori, cambiando solo la denominazione e la partita IVA.