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A Gorizia il Convegno nazionale di Pax Christi il 30 e 31 dicembre 

Il tema del convegno annuale di Pax Christi che accompagna la marcia della pace è incentrato  sull’intelligenza artificiale. A tale argomento sarà dedicata la mattina di domenica 31 dicembre,  con relatori alquanto competenti che tratteranno le infinite implicazioni esistenti nel rapporto tra  crescita tecnologica e giustizia e pace nel mondo. 

Nella sua prima parte, nel pomeriggio del 30 dicembre il Convegno sarà incentrato sul nostro  territorio, in vista della Capitale europea della Cultura. Proseguendo sulla linea avviata nei primi  anni ’90 anche grazie all’Istituto di sociologia Internazionale e alle diverse proposte che sono state  presentate soprattutto con la collaborazione degli istituti accademici goriziani, ci si chiederà: è  possibile far diventare Nova Gorica con Gorizia, autentiche e permanenti capitali della Pace  nell’Europa e nel mondo.  

Con questo concetto si intende un luogo dove i popoli in guerra possono trovare spazio per avviare  le loro trattative di pace, ma anche il centro di addestramento dei corpi civili di pace europei. Con  l’aiuto scientifico delle facoltà universitarie presenti a Nova Gorica e a Gorizia e con il supporto  logistico fornito dal riadattamento di una delle caserme in rovina presenti in città, giovani  provenienti dall’Europa e dal Mondo potrebbero prepararsi a essere inviati in zone di guerra con le  sole armi della diplomazia e della nonviolenza. Non si tratta di una forma particolare di volontariato,  ma di vere e proprie figure specializzate in grado di intervenire nei conflitti portando argomentazioni  e avviando i percorsi necessari a iniziare con convinzione il primo dialogo fra le componenti in  conflitto. 

Parteciperanno filosofi come Stojan Pelko e Kirkmayer, sociologi impegnati in passato e nel presente  su questi argomenti, come Alberto Gasparini, pacifisti testimoni della possibilità di avviare simili  percorsi come Gianmarco Pisa e Carla Biavati, giornalisti locali come Eliana Mogorovich e Ivan  Bianchi. Particolare importanza avrà la tavola rotonda finale, coordinata da Andrea Bellavite, nel  corso della quale si inviteranno le amministrazioni, le forze politiche, le Università e i centri scientifici  delle tre Regioni confinanti ad avviare un percorso virtuoso in grado di condurre in poco tempo a  realizzare il grande obiettivo – culturale, pacifista, ma anche economico e politico – della  realizzazione a Nova Gorica e Gorizia del Centro internazionale per la pace e la concordia fra i popoli.

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