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PADOVA: OPERAZIONE CONTRO GANG GIOVANILI IN TUTTA ITALIA. PERQUISIZIONI, SEQUESTRI ED ARRESTI ANCHE A PADOVA.

Nell’ambito di un progetto neo introdotto dal Servizio Centrale Operativo di Roma, che ha visto un analogo impiego operativo in altre grandi città del nord, centro e sud Italia, i poliziotti della Squadra Mobile di Padova, con ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine di Padova e di unità della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo, hanno compiuto diversi interventi in contesti di criminalità giovanile, effettuando diverse perquisizioni d’iniziativa e su delega della Procura della Repubblica di Padova, nonché controlli nei luoghi di ritrovo abituale dei giovani, identificando 267 soggetti, di cui 89 minori, denunciandone 6 (di cui 3 minori) e traendone in arresto 4 per spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare i poliziotti padovani hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale e contestuale informazione di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Padova nei confronti di 4 giovani stranieri di seconda generazione, tre dei quali residenti a Padova ed uno a Ferrara, di età compresa tra i 18 ed i 23 anni, gravemente indiziati in concorso di lesioni aggravate, in relazione ad un’aggressione da loro attuata (unitamente ad almeno altri 6 soggetti) per futili motivi la notte dell’11 giugno scorso all’esterno del Pride Village di Padova, in danno di cinque giovani di Padova e provincia, anche loro ultraventenni, colpiti con calci e pugni, nonché con tirapugni, e poi accecati mediante spray urticante, cui hanno cagionato importanti ecchimosi, graffi ed abrasioni (ad uno di loro una ferita frontale profonda, ad un altro ancora, gettato a terra e colpito con calci e pugni alla testa ed al corpo sino a fargli perdere conoscenza, un grave trauma cranico). Grazie alle informazioni acquisite nell’immediatezza, i poliziotti della Squadra Mobile hanno da subito indirizzato le indagini nei confronti di un gruppo di amici sostenitori di un cantante trapper non nuovo ad analoghi episodi violenti e già al centro di alcuni scontri tra gruppi contrapposti. Nel corso delle perquisizioni, tese a rinvenire oggetti ed indumenti compatibili con le risultanze investigative, ovvero con le dichiarazioni rese dalle persone offese e da alcuni testimoni (che indicavano gli aggressori con abbigliamento tipico dei “maranza”, riconoscendoli in video da essi postati sui social lo stesso giorno dell’aggressione), sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro alcuni capi di abbigliamento compatibili con quelli descritti dalle vittime, e nei confronti di uno degli indagati anche alcuni grammi di hashish.
È maturato in ambito criminale giovanile anche un secondo grave episodio, che ha portato la stessa Procura della Repubblica di Padova ad emettere un avviso conclusione indagini nei confronti di una ragazza di 19 anni padovana, gravemente indiziata per rapina aggravata e lesioni personali commessi lo scorso luglio, sempre a Padova, in concorso con altre tre sue complici di 17 anni, straniere di seconda generazione, residenti nella provincia padovana (nei cui confronti procede separatamente la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia), in danno di una 16enne di Padova. Dopo averla percossa con schiaffi, spintoni, calci, tirate di capelli, le hanno sottratto con violenza la borsa contenente il portafogli e le chiavi di casa, nonché il telefono cellulare, cagionandole un trauma cranico ed un disagio tale da farle maturare nelle settimane successive il timore di uscire di casa.
Ad essere interessati dal diffuso controllo di polizia ed essere arrestati per detenzione ai fini di spaccio di droga sono stati invece due 22enni, l’uno residente a Padova, di origini rumene, l’altro italiano e residente a Noventa Padovana, entrambi con precedenti specifici e già interessati da indagini della Procura per i Minori in contesti di criminalità minorile. I due sono stati sorpresi insieme ad un terzo soggetto di 27 anni, anche lui di origini rumene e residente a Padova, all’interno di un garage di via Mozart in possesso di sostanza stupefacente. Accortosi della presenza dei poliziotti, il 22enne rumeno ha tentato in un primo momento di disfarsi di un sacchetto contenente quasi mezzo panetto di hashish ed un bilancino elettronico di precisione. Nel corso della perquisizione gli è stato rinvenuto e sequestrato pure un coltello intriso della sostanza stupefacente. Identificati e controllati a loro volta all’interno del garage, pure gli altri due giovani sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare presso le rispettive abitazioni di Padova e Noventa Padovana. Al 22enne italiano sono state sequestrate 12 dosi di cocaina, mentre al 27enne ulteriori 3 dosi. Per entrambi i 22enni sono dunque scattate le manette.
Un altro equipaggio della Squadra Mobile ha proceduto invece all’arresto di un 26enne tunisino irregolare, anche lui con precedenti per stupefacenti. Individuato ed osservato nei pressi della Stazione ferroviaria, il giovane ha offerto in vendita una dose di cocaina proprio ad uno dei poliziotti che si accingevano a sottoporlo a controllo. In totale gli sono state trovate addosso 3 dosi di cocaina pronte da spacciare. Una volta arrestato, è stato giudicato per direttissima dinanzi al Tribunale di Padova e su richiesta della Procura gli è stata applicata la misura cautelare personale del divieto di ritorno in città. Il Questore di Padova ha a sua volta avviato nei suoi confronti le procedure di applicazione Dacur e di espulsione, con successivo accompagnamento e trattenimento presso il CPR di Gradisca D’Isonzo.
Altri agenti ancora impiegati nei medesimi servizi, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, hanno provveduto ad operare numerosi altri controlli nelle zone e luoghi maggiormente interessati dalla presenza di adolescenti, segnalando all’autorità amministrativa tre giovani stranieri per possesso e consumo di quantitativi vari hashish. È stato invece denunciato per il reato di spaccio un 17enne tunisino con precedenti di polizia specifici. Notato in via Minio in atteggiamento sospetto è stato controllato e poi perquisito, quindi trovato in possesso di 5 dosi di cocaina e di denaro provento dell’attività di spaccio. Datone avviso alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni, il minore è stato affidato ad una comunità di Padova.
Nel medesimo contesto, sempre la Squadra Mobile, questa volta in collaborazione col Commissariato “Lambrate” di Milano ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un 20enne tunisino, già gravato dalla misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Padova, e che era stato nuovamente denunciato lo scorso 7 dicembre per detenzione a fine di spaccio di cocaina, quindi espulso e trattenuto presso il C.P.R. “Corelli” di Milano, ove è stato rintracciato e condotto nel carcere lombardo.

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