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PADOVA : Alloggi ERP del Comune, l’assessora Benciolini illustra gli interventi in corso da parte dell’Amministrazione 

A fronte dell’emergenza abitativa che interessa la nostra città, come praticamente tutti i capoluoghi italiani, il Comune ha messo in campo un insieme di iniziative per dare, nei limiti del possibile, una risposta alla domanda di alloggi proveniente dalle fasce più deboli della popolazione. Il Comune dispone ad oggi di 1658 alloggi ERP in proprietà:  di questi 323 non possono essere assegnati perché non rispondono ai requisiti necessari per l’abitabilità,  primo fra tutti avere gli impianti da quello elettrico al riscaldamento a norma.   In molti casi gli interventi da fare sono complessivamente “leggeri”, con un impegno economico  relativamente limitato,  e in questo caso si parla di “riatti” in altri è necessario un vero e proprio intervento di riqualificazione. 

 Ad oggi i Comune non aveva un capitolo di bilancio dedicato esplicitamente ai “riatti” di questi alloggi, o meglio non c’era un fondo strutturale previsto su base triennale.   Il bilancio approvato prima di Natale in Consiglio ha per la prima volta stanziato 1,5 milioni di euro su base triennale destinati a questi interventi ai quali si aggiungono i 300 mila già stanziati verso la fine di quest’anno: in tutto 1,8 milioni di euro destinati a questa azione importantissima.  

 Parallelamente gli uffici che si occupano degli alloggi ERP  hanno fatto una ricognizione puntuale degli appartamenti sfitti, in modo da avere per ogni unità abitativa la fotografia esatta dei lavori da eseguire per poterli riassegnare e il loro costo.  Da questo “censimento” è emerso un elenco di 211 alloggi vuoti da riattare grazie a questo apposito capitolo di bilancio, mentre gli altri  112 saranno recuperati grazie ad altri interventi perché o sono in edifici di cui è prevista una completa ristrutturazione o sono essi stessi in condizioni tali da dover essere oggetto di interventi significativi.  Avere oggi a fronte della disponibilità di 1,5 milioni la fotografia dettagliata degli interventi da realizzare per il riatto di questi 211 alloggi, permette quindi di intervenire con maggiore rapidità e anche di scegliere su quali lavorare prioritariamente in base alle necessità che emergono dalla graduatorie di assegnazione, che ricordiamo sono aggiornate ogni due anni.  

 Gli interventi del Comune sul patrimonio abitativo in proprietà non si fermano naturalmente qui. In questo momento tra riatti, ristrutturazioni, efficientamenti e case in disponibilità per emergenze abitative per l’investimento complessivo  è di circa 40 milioni di euro.  Queste ristrutturazioni vanno anche a migliorare la classe energetica degli edifici con un significativo risparmio in futuro sulle spese di riscaldamento e raffrescamento delle singole unità abitative. 

 Parallelamente anche gli alloggi di proprietà del Comune utilizzati per l’emergenza abitativa (sfratti e altre situazioni critiche improvvise, come inagibilità di alloggi ad esempio per incendi) e per i progetto particolari di inclusione sociale di soggetti deboli sono stati oggetto di una accurata mappatura per conoscere le loro reali condizioni, grazie ad un particolare patto di collaborazione siglato con un architetto padovano che si è messo gratuitamente a disposizione per svolgere questa attività.   Anch’essi potranno così essere oggetto di puntuali lavori di riatto, se necessari, per poter continuare ad essere utilizzati per questo importante servizio sociale.  Infine il Comune ha avviato uno studio per comprendere se da un punto di vista amministrativo e legale è possibile in particolari situazioni prevedere l’”autorecupero” dell’alloggio da parte degli stessi affittuari, una richiesta avanzata dai sindacati  degli  inquilini. 

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