ROMA : Ex Ilva, Confedercontribuenti, solidarietà all’indotto vittima della beffa di ArcelorMittal e dell’incapacità del governo
Carmelo Finocchiaro, commissariare l’acciaieria vuol dire far pagare la crisi alle aziende dell’indotto .“Piena solidarietà alle imprese e ai lavoratori dell’indotto di Taranto, che oltre alla beffa della ArcelorMittal devono subire l’incapacità del governo di affrontare con rigore la questione dell’ex Ilva”. È il commento di Carmelo Finocchiaro, presidente di Confedercontribuenti, secondo cui “il governo non ha ancora presentato delle soluzioni efficaci per affrontare la drammatica questione. Si è impantanato nel dibattito commissariamento sì-commissariamento no, e invece dovrebbe indicare dei possibili partner alternativi alla ArcelorMittal“.
“Siamo accanto ai lavoratori e alle lavoratrici dell’indotto – prosegue Finocchiaro – che ieri sera si sono riuniti in un presidio davanti all’ingresso dello stabilimento di Acciaierie d’Italia, e da questa mattina stanno protestando in corteo per le strade di Taranto. Il governo infatti, nell’incontro di ieri con i sindacati, ha confermato l’intenzione di mettere lo stabilimento in amministrazione straordinaria. Questa soluzione tuttavia non dà alcuna garanzia, anzi rischia di far sparire, i crediti vantati dall’indotto. Parliamo di 120 milioni di euro, per le imprese dell’indotto sarebbe un contraccolpo letale”.
“A ben guardare, la soluzione del governo – prosegue il presidente di Confedercontribuenti – è di far pagare la crisi dell’ex-Ilva alle aziende dell’indotto. Ed è l’ennesima dimostrazione di come il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e tutto il governo in generale, non siano in grado di affrontare in maniera determinata una crisi che riguarda non solo l’acciaieria, ma anche decine di altre imprese dell’indotto e migliaia di lavoratori. Non basta parlare di Made in Italy: servono risposte concrete per restituire al nostro Paese la forza industriale che aveva nei decenni passati – conclude Finocchiaro – perché malgrado il governo confermi ottimismo, le crisi non si risolvono da sole, anzi stanno aumentano”.