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PADOVA : CI STANNO TAGLIANDO IL FUTURO! Mobilitazione contro il taglio del fondo per i disturbi alimentari

Oggi un centinaio tra studenti e lavoratori si sono ritrovati in piazza Moroni per denunciare le politiche del Governo, che tagliano fondi destinati ai più fragili. Crediamo nella centralità del benessere psicologico“ dichiara Viola Carollo coordinatrice della rete degli studenti medi di Padova “quest’ultimo però viene continuamente messo da parte, considerato secondario a quello del corpo, tagliare 25 milioni vuol dire avere sempre meno posti per la cura, sempre meno professionisti è sempre meno guarigioni e mentre il governo Meloni decide di ignorare il problema dei DCA i casi aumentano” continua Carollo
“Ancora una volta si decide di non agire strutturalmente sulla tutela del benessere psicologico nel nostro paese. Si tratta di una manovra che purtroppo non ci sorprende: ricordiamoci che appena insediata Meloni ha parlato del disagio della nostra generazione utilizzando la parola “devianze”, e come soluzione ha proposto un investimento nel “diritto allo sport”. Non è questo il tipo di benessere di cui gli studenti hanno bisogno, investiamo in sportelli di assistenza psicologica gratuiti nelle scuole e nelle università, in percorsi di formazione e prevenzione nei luoghi del sapere.” Conclude Carollo

“Una mossa ignobile quella del Governo, che vuole fare cassa sul benessere psicologico, abbandonando le persone fragili. È questa la loro idea di Paese?” Dichiara Domenico Amico, coordinatore di Studenti Per Udu Padova, “la nostra generazione ha deciso di rispondere in massa, organizzando in tre giorni più di 28 piazze in tutta Italia. Sono già pochissime le strutture accessibili per i dca, in Veneto ne esistono solo 8 secondo i dati del ministero della salute, mentre i casi sono aumentati vertiginosamente dopo la pandemia, come testimoniano i numeri delle Usl. Le nostre piazze stanno già dimostrando che abbiamo ragione, ma il ministro Schillaci ha risposto solo in parte alle nostre richieste: serve il completo ripristino del fondo e sono urgenti passi avanti: vogliamo l’inserimento dei disturbi dell’alimentazione nei livelli essenziali di assistenza.”

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