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Protezione Civile di Monfalcone: bilancio positivo nel 2023, per il 2024 formazione, informazione e DPI

Bilancio positivo quello della squadra della Protezione Civile del Comune di Monfalcone nel 2023. Duemilasessanta le giornate volontario, svoltesi tra antincendio boschivo, nautica, attività emergenziali, attività tecnico logistiche, formazione e sicurezza. “Formazione – rileva il coordinatore della squadra della città, Andrea Olivetti – di cui hanno beneficiato anche i nuovi giovani iscritti, in cui abbiamo riscontrato molto entusiasmo e voglia di fare”.

422 i volontari che hanno orbitato attorno alla squadra nella tutela della città: dalle mareggiate che hanno colpito il litorale tra ottobre e novembre, alle attività ordinarie e straordinarie di presidio del territorio. In primavera la squadra di Monfalcone ha portato supporto in Emilia Romagna a seguito dell’alluvione che ha colpito la Regione grazie a tre volontari che con l’aiuto della squadra di Fiumicello Villa Vicentina hanno portato a Forlì risorse umane e mezzi.

Il 2024 “coinvolgerà ulteriormente i cittadini nell’attività di Protezione Civile – spiega il sindaco Anna Maria Cisint – in quanto la squadra presenterà alla cittadinanza, tramite incontri dedicati, il piano di emergenza comunale che analizza i possibili scenari emergenziali tramite la suddivisione in rioni”.

“Abbiamo investito molto sulla Protezione Protezione civile – ha specificato Cisint –  perché rappresenta un supporto fondamentale quando si verificano situazioni emergenziali.

Abbiamo puntato sul rinnovamento, c’è una squadra professionalizzata che insegna ai più giovani come comportarsi per dare una mano quando serve e per questo ringrazio tutti i volontari, nuovi arrivati e esperti, per il loro impegno e per la passione che dimostrano nello svolgimento dei loro delicati compiti”.

Un anno, il 2024, in cui “ci concentreremo molto sulla formazione e sul corretto utilizzo dei DPI – dispositivi di protezione individuale – per proseguire nella tutela, in sinergia con il sistema regionale, dei nostri territori”, conclude Olivetti.

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