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Il Comune di Monfalcone presenta il bilancio per il 2024. Previste entrate per oltre 93 milioni di euro, senza aumentare le tasse per i cittadini

 Il bilancio di previsione 2024 pareggia su complessivi 116.876054,34 euro; al netto delle previsioni per anticipazioni di tesoreria e per entrate e spese per conto di terzi le entrate finali, cioè le entrate che finanziano la spesa corrente e gli investimenti, ammontano a oltre 93 milioni di euro ai quali si aggiungono per le medesime finalità l’avanzo di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato per oltre 1,7 milioni di euro.

Il tutto senza aumenti di costi per i cittadini.

E’ questa la sintesi del bilancio di previsione che il Comune di Monfalcone in discussione questa mattina in Consiglio comunale per la relativa approvazione.

Il documento, che ha ricevuto il parere favorevole dei revisori dei conti e del dirigente dell’Area Bilancio e Tributi del Comune, è stato presentato dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e dall’Assessore al Bilancio, Paolo Venni, che hanno analizzato nel dettaglio le varie voci che consentiranno di realizzare le opere e i progetti indicati all’interno dei macro obiettivi previsti per il 2024.

“Il bilancio è la struttura che sostiene il Comune – ha precisato il sindaco Cisint – uno strumento attraverso il quale possiamo concretizzare i nostri obiettivi, dando risposte ai cittadini sulle azioni presenti e future. Anche quest’anno la formulazione del bilancio si regge su una politica fiscale e tariffaria che si mantiene costante a seguito delle riduzioni che abbiamo applicato negli scorsi anni. Non vogliamo ridurre i servizi, ma cerchiamo di fare il massimo per mantenere bassi i costi per i monfalconesi. Abbiamo infatti scelto di non aumentare le tariffe nonostante l’incremento dei costi energetici, delle materie prime e di gestione, riuscendo a offrire maggiori servizi e di qualità senza chiedere maggiori sforzi ai contribuenti, soprattutto alle fasce più deboli. Con fatica riusciamo a farlo avendo la copertura finanziaria derivante dalla capacità di gestione della spesa corrente, delle tariffe e dei contributi regionali che coprono parte dei servizi a domanda individuale.

Inoltre, Monfalcone è l’unico comune in Friuli Venezia Giulia che ha confermato la gratuità per le occupazioni esterne con sedie e tavolini da parte delle attività di somministrazione; un’iniziativa nata nel periodo Covid per supportare i commercianti e confermata negli anni sia nelle autorizzazioni all’utilizzo degli spazi pubblici che nelle esenzioni tariffarie.

Risultiamo poi tra i pochi Comuni ad aver mantenuto l’addizionale Irpef strutturata su base progressiva, garantendo una fascia reddituale di esenzione per i redditi fino a 20.000 euro.

Nonostante le difficoltà e l’aumento dei costi, la pressione fiscale pro capite per i cittadini monfalconesi è passata da 584 euro nel 2015 agli attuali 427 euro: un risultato di cui siamo molto soddisfatti”.

La spesa per i servizi a domanda individuale – ossia le attività gestite direttamente dal Comune senza che esista un obbligo istituzionale, che vengono utilizzate a richiesta dei cittadini e che non sono state dichiarate gratuite per legge nazionale o regionale, come ad esempio la Casa Albergo, teatro, i due nidi comunali – nel 2016 ammontava a 3.952.388 euro, mentre per il 2024, a seguito anche nell’introduzione del lotto 2 della Casa di Riposo, è prevista una spesa di 7.265.349 euro, totale che, per il 76%, trova copertura con i costi delle tariffe.

Una parte preponderante del bilancio corrente, corrispondente a 23.113.763 euro, è riservata al settore sociale.

Nell’ambito degli investimenti, il sindaco Cisint ricorda i circa 110 milioni di euro arrivati in città dal suo primo mandato ad oggi, dei quali 20.337.506 euro di fondi Pnrr, frutto della presentazione di progetti “credibili e concreti” per lo sviluppo della Città.

Per quanto concerne l’indebitamento, l’amministrazione rivendica scelte di campo molto utili per reperire risorse correnti, non solo partecipando a bandi nazionali e regionali, ma anche contenendo le spese per i mutui e recuperando i crediti dei contribuenti morosi.

Il debito residuo iniziale al 2016 si attestava infatti a 25.874.424 euro, ridotto a 10.996.368 euro al 31 dicembre 2023, con residuo di debito pro capite che passa da 924 euro del 2016 a 364 previsto per il 2024.

Come previsto nel Programma triennale dei Lavori pubblici, documento allegato al bilancio, unitamente alle risorse in fase di reimputazione dal 2023, il Comune nel periodo di riferimento completerà o realizzerà opere, progettate o già in fase di esecuzione, per complessivi 34,8 milioni di euro. Inoltre, una volta portate a termine le progettazioni il bilancio investimenti prevede interventi per ulteriori 20 milioni di euro già finanziati.

“Un altro modo con cui cerchiamo di contribuire al supporto delle attività produttive – conclude il sindaco Cisint – è rappresentato dalla sensibile riduzione dei tempi di attesa del pagamento delle fatture. Nel 2023 i tempi medi di pagamento si sono infatti ridotti a 23 giorni contro i 30 obbligatori. A fronte del pagamento di 39.395.922 euro per le fatture ricevute nel corso dell’anno appena trascorso, il Comune di Monfalcone è paragonabile a una grande azienda che muove un indotto importante, con ricadute economiche positive per il territorio. Inoltre, abbiamo investito molto sul personale  interno,  prevedendo per il 2024 14.128.358 euro da destinare alle spese per il personale, perchè solo con personale formato il Comune è in grado di fornire ai cittadini i servizi e le risposte di cui necessitano.”

Anche per il 2024, il Comune di Monfalcone conferma per l’Ilia, l’ex Imu, le stesse aliquote del 2023, applicando quelle imposte dalla Regione.

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