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VENETO : Enoch Soranzo sulla filiera tecnologica scolastica superiore

 “A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni, non si possono che accogliere con soddisfazione i risultati raggiunti dalla sperimentazione della filiera tecnologico-professionale, con il suo 4+2, che ha registrato a livello nazionale 1.669 iscrizioni, e dai nuovi licei del Made in Italy con 375 adesioni”,  dichiara Enoch Soranzo, vicepresidente del gruppo consiliare regionale FdI, “numeri che confermano la validità delle scelte governative, in attesa della definitiva Riforma del sistema scolastico nazionale. Certo, come tutte le novità c’è bisogno di tempo perché vengano comprese, ma credo che i percorsi professionali e tecnici ridotti di un anno siano la giusta risposta alle domande di occupazione, e definiscano in modo efficace un’istruzione all’altezza delle sfide del mercato del lavoro. In questo progetto abbiamo sempre creduto, portando avanti negli anni una battaglia per una scuola moderna che rispondesse in maniera sempre più efficiente alle continue sfide poste dal mercato del lavoro.” L’attenzione con cui oggi studenti e famiglie guardano ai nuovi indirizzi mostrano in Veneto un 2024-2025 all’insegna dei tecnici e dei professionali, con dati sulle iscrizioni che confermano questo trend positivo, con gli istituti tecnici a 39,3% (31,6% a livello nazionale) d’iscrizioni e 14,8% (12,7%) i professionali. “Innanzitutto”, prosegue Soranzo, “la semplificazione delle procedure attraverso la Piattaforma Unica ha consentito alle famiglie e agli studenti di poter avere a portata di click tutte le informazioni necessarie per operare in modo consapevole le scelte fatte. In Veneto, in particolare, si è registrato un vero e proprio boom d’iscrizioni alla sperimentazione della filiera tecnologico-professionale quadriennale, che ha visto un interesse significativo degli alunni e delle famiglie, consentendo quasi ovunque l’attivazione delle prime classi per il prossimo anno scolastico dove i progetti erano stati autorizzati. Da evidenziare invece la difficoltà dell’avvio del Liceo Made in Italy, che rappresenta certamente una possibilità in più per gli alunni, nonostante le richieste di tre licei i cui dirigenti avevano fortemente creduto nelle potenzialità di questo nuovo indirizzo. D’altra parte, era necessario del tempo per riorganizzare l’organico delle scuole, la programmazione e i laboratori, e le indicazioni sul nuovo percorso sono arrivate dal Ministero soltanto il 28 dicembre scorso, quindi con un tempo a disposizione davvero ristretto per comunicare e orientare in modo efficace ragazzi e genitori. In questo senso stiamo lavorando con il Ministero per verificare se sia fattibile una proroga sul termine delle iscrizioni, con l’auspicio di aumentare le adesioni. L’ampliamento dell’offerta formativa, per niente scontato considerati i tempi stretti, ha permesso alle famiglie una scelta più vasta, con percorsi quadriennali che rappresentano un’opportunità davvero innovativa e consentono inoltre ulteriori due anni di formazione specialistica negli ITS Academy, la vera fucina di specialisti del nostro sistema industriale.”

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